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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

lenti bifocali, una potenziale alternativa alle progressive.

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Sembra che il mondo le abbia dimenticate... ma sono ancora tra noi. Ma se non riuscite ad usare le lenti progressive potreste provare con loro: Le lenti bifocali! Per chi non lo sapesse: sono lenti progettate per guardare da distante ma dotate di una piccola porzione in basso dedicata alla visione da vicino. Spesso associate all'avanzamento di etá... e secondo molti sono antiestetiche... ma potrebbero stupirvi! Sono molto più confortevoli delle lenti progressive in quanto sfruttano solo due punti focali: uno da lontano ed uno da vicino. Di conseguenza non generano le distorsioni del campo visivo che nelle lenti progressive sono piú accentuate e creano tanti problemi Inoltre la zona da vicino, essendo assente la zona per la visione a distanze intermedie, è posta più in alto ed è più facile da raggiungere; inoltre per quanto piccola sia può sfruttare un'area maggiore rispetto alla sua controparte progressiva. Come per le progressive ne esistono varie

il marketing della Luce blu... (riflessioni di un optometrista).

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Siamo letteralmente bombardati da messaggi che ci dicono che tutti i nostri problemi di fronte ai monitor arrivano dalla luce blu o HEV (High Energy Visible light.) Ma ne siamo sicuri? Come esseri umani siamo sempre stati bombardati da queste frequenze, emesse dal sole (insieme a ultravioletti e infrarossi). Come uomo di scienza so che non fanno benissimo ma so anche che la natura ci ha dato anche i mezzi per proteggerci! E la luce solare é ben piú forte di quella di un monitor. Inoltre, almeno in Europa, tra inquinamento e posizione geografica, abbiamo una incidenza di UV inferiore a quella presente nelle zone equatoriali. Per fare una similitudine possiamo considerare che l'emissione dei monitor sia come un forno acceso a 40 gradi... si cucina ben poco a quelle temperature! E  se avessimo un forno abbastanza grande da metterci un essere umano all'interno (in pratica una sauna), questi sopravviverebbe ai 40 gradi senza eccessive difficoltá! Secondo questo ragi

Fotofobia

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É esplosa la primavera! E si é rivelata con un caldo tale che pare quasi di essere in estate! Usualmente mi verrebbe da parlarvi di quanto proteggono gli occhiali da sole , ma vorrei fare uno strappo alla "regola". É normale la sensazione di abbagliamento in presenza di forte luce e costituisce un meccanismo di difesa... Ma quando la luce diventa addirittura insopportabile? Oggi affrontiamo la fotofobia: ovvero una elevata sensibilitá alla luce. Quali le causee? Come gestirle? Andiamo dunque a percorrere il tragitto della luce da quando entra nell'occhio. (perdonate piccole inesattezze legate al fatto di cercare di spiegare con parole semplici situazioni complesse) Lacrima La prima superficie che incontra la luce non é la cornea ma il film lacrimale. Non a caso molte dislacrimie e sindromi da occhio secco possono portare ad abbagliamento. La lacrima offre infatti una superficie liscia e riflettente, a differenza della cornea che rappresen

In arrivo lenti a contatto fotocromatiche. Parliamone.

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La FDA (Food und Drug Adiministration) ha testato e approvato in America le lenti a contatto fotocromatiche. Si tratta di lenti a contatto che reagiscono alla luce solare diventando piú scure. Dovrebbero proteggere dalla luce intensa e dai raggi uv... proprio come un occhiale da sole! ...O meglio come le lenti fotocromatiche per occhiali, quelle che diventano scure se esposte alla luce solare. Purtroppo su queste lenti non sono stati diffusi altri dettagli importantissimi come il materiale o il dk/t... Vi starete chiedendo cos'é il dk/t? É un numerino che mi indica la permeabilitá all'ossigeno delle lenti in funzione del loro spessore. A tal riguardo possiamo distinguere due grosse famiglie di lenti morbide: Permeabili all'ossigeno. Hanno un dk/t elevato, generalemte tra 80 e 140. Vuol dire che l'ossigeno passa attraverso la lente ed evita  l'ipossia corneale  (carenza di ossigeno dell'endotelio). Solitamente sono fatti di materiale composto da u

l'illusione ottica che spopola nei social: spiegazione

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Di recente un paio di miei amici mi hanno mandato il link a questa illusione ottica. In realtá questa illusione ottica esiste dal 1800 (circa) Funziona cosí: osservando e fissando l'immagine sottostante abbastanza a lungo essa scompare. Non appena si sposta lo sguardo ecco che riappare. L'illusione ottica in questione é abbastanza semplice da spiegare ed é legata ad un mix di fattori tra cui l'adattamento ambientale e il basso interesse per lo stimolo stesso. Non é un fenomeno che troviamo solo negli occhi! Lo stesso effetto lo abbiamo ad esempio su un rumore di fondo, ad esempio quello emesso dal motorino del frigorifero: siamo abituati a sentirlo, inoltre il volume é basso e finiamo per ignorarlo ! Se ci fate caso potrete peró sentirlo. E con esso potreste anche accorgervi del ronzio del trasformatore del cellulare o altri piccoli suoni quitidiani a cui generalmente non facciamo caso. Nella vista, grazie a principi simili, l'immagine sparis

+10.000

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Non avrei creduto di raggiungere così presto questi numeri. Alla fine del 2016 raggiungevo 1500 visite mensili e a settembre 2017 festeggiavo 5000 visite mensili. A meno di un anno di distanza il blog ha raddoppiato le visite superando le 10.000 visualizzazioni al mese! Non sono certo Aranzulla , ma la crescita delle visualizzazioni indica un certo apprezzamento riguardo cio che scrivo e per questo ve ne sono grato. Se vi fossero degli argomenti che vorreste venissero trattati non esitate a chiedermelo; non appena possibile, mi adopererò per sviluppare l' argomento. Ancora diecimila grazie a tutti voi che leggete questo blog.

Ottici, optometristi, oculisti, ortottisti. Figure a confronto.

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non credo che quest'uomo stia usando l'oftalmoscopio correttamente Nel corso del 2017 la SOI, Societá Oftalmologi Italiani, ha denunciato un notevole numero di ottici in tutta italia per abuso di professione. L'accusa era di fare diagnosi e di usare strumenti per la misurazione della pressione o visualizzazione della retina. Dopo mesi di indagini nessuno é stato incriminato ( a parte un caso a Livorno ) e le strumentazioni requisite dissequestrate. Tali strumenti infatti possono essere presenti nei negozi e possono essere utilizzati purché non vengano usati farmaci o fatte diagnosi . Sono attrezzature che possono aiutare nella valutazione della visione in generale e possono essere una leva a spingere che non ha mai fatto un controllo oculistico a farne uno! Scrivo questo articolo per informare clienti e pazienti affinché conoscano i poteri e i limiti delle diverse figure professionali e si possano tutelare con maggiore autonomia . Ottico Si diventa ott