lenti bifocali, una potenziale alternativa alle progressive.

Sembra che il mondo le abbia dimenticate... ma sono ancora tra noi.
Ma se non riuscite ad usare le lenti progressive potreste provare con loro:
Le lenti bifocali!

Per chi non lo sapesse: sono lenti progettate per guardare da distante ma dotate di una piccola porzione in basso dedicata alla visione da vicino.

Spesso associate all'avanzamento di etá... e secondo molti sono antiestetiche... ma potrebbero stupirvi!

Sono molto più confortevoli delle lenti progressive in quanto sfruttano solo due punti focali:
uno da lontano ed uno da vicino.
Di conseguenza non generano le distorsioni del campo visivo che nelle lenti progressive sono piú accentuate e creano tanti problemi

Inoltre la zona da vicino, essendo assente la zona per la visione a distanze intermedie, è posta più in alto ed è più facile da raggiungere; inoltre per quanto piccola sia può sfruttare un'area maggiore rispetto alla sua controparte progressiva.

Come per le progressive ne esistono varie tipologie:

  • Classiche a lunetta.
    Una lente con potere da lontano in cui è integrata una lente da vicino a forma di semicerchio
  • A linea
    La metà superiore da lontano e quella inferiore da vicino. Usualmente utilizzate in pediatria per correggere l'orientamento degli occhi o per dare alla zona da vicino un'area maggiore.
  • Trifocali
    la lente è divisa in 3 parti, una solitamente dedicata alla visione da lontano, una per distanze intermedie e quella più bassa per la lettura.
  • Con circoletto.
    Come le classiche ma la lente da vicino occupa un'area circolare
  • Con circoletto invisibile
    Come sopra ma il punto di giunzione tra le due lenti è raccordato e stringe il campo visivo da vicino di un paio di mm ed e molto difficile da notare. (vedi foto)

Da un tipo all'altro i costi variano leggermente; molto meno che nelle lenti progressive.

Nell'immagine potete vedere una lente circoletto invisibile. A differenza di tutte le altre bifocali la zona per la lettura é raccordata e praticamente invisibile. Si riesce a notare solo sul bordo del circoletto qualche distorsione (evidenzaita dalla freccia blu che arriva dal basso).

Sono soluzioni abbastanza semplici, più economiche di una lente progressiva e che tendenzialmente non generano problemi di adattamento. Sono ideali quindi per quelle persone che hanno difficoltà a gestire le lenti progressive, ma svolgono una vita dinamica che richiede una visione nitida a più distanze.

Commenti

  1. Di che brand ci sono? Quanto costano?

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    1. Potenzialmente qualunque brand ha le sue proposte bifocali.
      In linea di massima sono state un po' dimenticate a favore delle progressive, ma come ho accennato possono essere ancora molto utili. Sarà però difficile trovare lenti progressive con indici refrattivi elevati (ir 1,740)

      Costano meno delle progressive di fascia medio alta. Forse più di quelle che si trovano in offerte tipo "occhiali progressivi a 90€". Non ho nessun listino sotto mano in questo momento ma potrei sbilanciarmi e dire che i prezzi oscillano tra gli 80 e i 120 euro.

      Riguardo alle lenti con "circoletto invisibile" (quelle raccordate visibili nella foto) non le ho trovate nei listini Zeiss ed Essilor (invito i colleghi a correggermi se sbaglio), ma per ora solo in quelli Opto-In.

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    2. Grazie per la sua gentilezza.
      Dopo aver risposto al suo post sono andato dall'oculista e mi ha riscontrato: occhio sinistro ipermetropia 0,75, presbiopia 3,75. Occhio destro no ipermetropia e presbiopia 2,00.
      Mi ha consigliato lenti tipo office per lavorare e leggere e se voglio un occhiale per lontano con la sola ipermetropia 0,75. Per quest'ultimo penserei alle lenti bifocali anche perchè non li porterei tutto il giorno ma solo quando ne ho voglia.
      Cosa ne pensa?

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    3. Buongiorno.
      le lenti Office sono una ottima alternativa al semplice occhiale da lettura, e a differenza del progressivo offrono un adattamento molto rapido! in 12 anni che ho aperto il mio negozio ho avuto solo 2 casi di mancato adattamento su questo tipo di lente.

      Trovo peró i dati che riporta un po' insoliti...
      In linea di massima il valore di addizione di solito dovrebbe essere paritario tra i due occhi:
      Se ho +0,75 e 0,00
      da vicino mi aspetto di trovare +2,75 e +2,00
      oppure +3,75 e +3,00

      Ovvero valori che mantengano una differenza tra i due occhi di 0,75.

      +3,75 e +2,00 non sono quindi valori concordi con quelli trovati da lontano.
      Fare una lente office o progressiva con tali differenze porta inevitabilmente ad un insuccesso (anche se potenzialmente ci si puó adattare a praticamente tutto).
      Sarebbe come camminare con due scarpe diverse: una col tacco e l'altra no!

      La invito pertanto a far verificare tali valori o chiedere al suo oculista delucidazioni.
      Presumo che tali valori potrebbero essere valutati anche da un semplice ottico in quanto si tratta di sola addizione che riguarda la presbiopia e non l'ipermetropia. Se l'ottico é anche optometrista potrá fugare ogni dubbio.

      Se ha altre domande le risponderó volentieri, ma tenga presente che quello che posso esprimere qua é solo un parere soggettivo scritto da un ottico/optometrista in base a supposizione generate su pochi dati disponibili.

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  2. Buongiorno,
    approfitto di questo articolo sulle lenti bifocali per chiedere, se possibile, una opinione.
    Questa primavera il medico oculista mi ha diagnosticato: DISTANZA -0,75 ASTIGMATISMO -0,25 DX E -0,50 SX, LETTURA +0,75 (ho 45 anni).
    Tenuto conto che, senza indossare gli occhiali, riesco a leggere ancora bene da vicino, ho pensato di predisporre esclusivamente un occhiale monofocale da distante.
    Il problema è che riesco ad indossarli solo per guardare la TV o guidare l'auto, perchè per altri usi mi danno fastidio e difficoltà di messa a fuoco anche a 40-60 cm di distanza (per esempio non riesco a mettere a fuoco il piatto quando mangio).
    Forse avrei dovuto acquistare le lenti progressive, ma ho avuto paura di affrontare la spesa, sia perchè non uso gli occhiali sempre (ma solo la sera... peraltro da quando ho cambiato occhiali, mi sembra di vederci molto peggio quando non li porto), sia perchè ho sentito da molti parlare di difficoltà di adattamento, soprattutto per i miopi (e io, ahimè, ho una discreta resistenza al cambiamento).
    La lente bifocale potrebbe essere una soluzione?
    Qual è la sua opinione?
    Grazie
    R.

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    1. A mio avviso una soluzione migliore in questi casi possono essere quelle lenti con una addizione massima di 0,75. Non sono vere e proprie progressive ma nemmeno monofocali. La bassa addizione rende piú rapida l'abitudine alla lente progressiva. (anche se pure una progressiva con un +1 di addizione é molto simile in quanto a distorsioni laterali).
      Insomma si trova nel momento migliore in assoluto per cominciare a portare le lenti progressive!

      Il fatto che i fastidi maggiori siano la sfocatura da vicino e che la visione sfocata da lontano le da minore disturbo (tanto da non sentire la necessitá di portare gli occhiali) mi fa pensare che vi possa essere qualche anomalia nella visione binoculare (eccesso di convergenza ad esempio). Vanno peró considerate l'abitudine di non portare occhiali e le precedenti prescrizioni da lontano.

      Il fatto che senza gli occhiali riesca a leggere da vicino é legato al fatto che i valori dei suoi occhi "nudi" corrispondano quasi del tutto alla prescrizione dell'oculista da vicino (-0,75 di miopia +0,75 di addizione = 0).
      Tenga presente che il valore di addizione é destinato comunque ad aumentare.

      Procederei pertanto con una lente progressiva o simile approfittando dei valori bassi per cominciare. Solo in un secondo momento prenderei in considerazione un altro tipo di lente, da scegliere in funzione dell'uso e delle abitudini (una occupazionale per il lavoro d'ufficio ad esempio).

      Rigurado alle resistenze sui cambiamenti l'importante é non impuntarsi. Ho visto persone abbandonare dopo un giorno il progressivo e persone che si sono impegnate, magari per 3 mesi (dopo aver insistito parecchio) e che adesso non ne fanno piú a meno.

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    2. Grazie per la risposta!
      Se ho capito bene, l'idea che suggerisce sarebbe di fare una lente progressiva dove la parte alta (vista da lontano) corregga la miopia (-0,75), e la parte bassa (vista da vicino) non corregga il +0,75 di presbiopia ma si limiti a correggere solo un +0,25 (per avere una addizione massima di 1)... se non addirittura avere correzione nulla (addizione di 0,75). Corretto?
      Difatti, se ho capito bene la terminolgia, l'addizione che mi avrebbe prescritto il medico era di 1,50 (da -0,75 da lontano a +0,75 da vicino).

      Ne approfitto per precisare che senza occhiali leggo bene da vicino in ambienti bene illuminati. Quel +0,75 di presbiopia diagnosticato (che sarebbe un +1,50 se non fossi miope), lo sento quando inizia a scarseggiare la luce o per vedere cose piccole piccole.

      Con gli occhiali su (monofocali da lontano), invece, non solo non riesco a leggere un menù, ma nemmeno a mettere agevolmente a fuoco quello che c'è nel piatto.
      :-)

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    3. Errore mio: Avendo letto "lettura +0,75" pensavo si trattasse del valore di addizione. Errori in cui si incorre quando si trasferiscono i dati in ambienti informali.

      il valore di addizione in tal caso é +1,50. Si tratta del valore di differenza tra la lente da lontano e quella da vicino.

      Per una lettura a 40 cm il sistema visivo utilizza mediamente 2,5 diottrie (semplificazione che esclude la profonditá di campo). Questo indica che il suo sistema visivo, corretto da lontano, ha ancora 1 diottria di potere accomodativo residuo. Indossando le lenti dovrebbe poter vedere discretamente, almeno per brevi periodi, il cruscotto e gli indicatori dell'auto (ipotizzando che siano ad almeno un metro di distanza dagli occhi).

      Riesce a leggere senza occhiali quando c'é una buona illuminazione grazie alla profonditá di campo e all'elevato contrasto: entrambe sono cose che vengono a meno con poca luce.

      Il mio consiglio rimane valido. L'addizione é di 1,5 e in futuro (diciamo in 5 anni) diventerá di 2,5. Prima userá il progressivo e piú facile sará l'adattamento! Lo consideri un investimento per rendersi la vita facile in futuro.

      La lente bifocale é una possibilitá: non fa girare la testa ma la vincolerebbe comunque a 2 distanze di focalizzazione: lontano e vicino. L'uso di un computer (il cui monitor é mediamente ad 80 cm) potrebbe risultare difficoltoso con un bifocale.

      In un secondo momento, se prendesse un progressivo, affiancherei una lente office/occupazionale per un supporto confortevole (qual'ora lavorasse al pc o distanze simili).

      Se non vi sono aspettative eccessive e viene afforntato con serenitá e determinazione, il progressivo non da problemi (in assenza di anomalie visive/posturali).

      Si consulti col suo ottico ed esprima queste perpelssitá. Ci sono tantissime persone che usano lenti progressive con piena soddisfazione.

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  3. Buonasera.
    Cosa ne pensa degli occhiali con lenti monovisione come alternativa alle lenti progressive?

    E le lenti trifocali possono essere una alternativa?

    Grazie

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    1. Buongiorno.
      Se per monovisione si intende una lente da lontano e una da vicino, secondo me, non é il massimo. Tenendo conto che al nostro cervello arrivano le immagini dei due occhio fuse in una unica il risultato potrebbe essere una immagine disturbata. In bibliografia inoltre é riportato che il limite di tolleranza nella differenza tra due lenti su uno stesso occhiale non dovrebbe superare le 3 diottrie; e se dovessimo gestire una presbiopia completamente manifesta per lettura a 40 cm (2,50 diottrie) ci avvicineremmo molto a questo limite. potrebbe portare ad un deterioramento della stereopsi e difficoltá di orientamento (il sistema visivo é una parte attiva nella gestione dello spazio e dell'equilibrio).

      La monovisione da meno problemi con le lenti a contatto, le quali eliminano i fattori che determinano l'aniseiconia. Rimane il problema della fusione binoculare di due immagini con diversa messa a fuoco. Le lenti a contatto progressive sono meno disturbanti.

      Consiglierei la monovisione a chi ha giá una monovisione alternata, ovvero quelle persone che per evitare diplopia usano da sempre un solo occhio alla volta escludendo automaticamente l'altro dalla visione.

      Le lenti trifocali sono un'altra alternativa piú valida.
      Come le bifocali ma con 3 gradazioni nettamente separate tra loro.

      Questo in linea di massima. Dipende dalle sue esigienze. Se ad esempio deve lavorare 8 ore al pc in un ufficio potrebbe trovarsi bene con una lente occupazionale (office, job, a profonditá di campo.... ogni ditta ha un suo nome). Per guidare dovrá comunque usare un altro paio di occhiali.

      Oggigiorno le esigenze sono molteplici e non é facile salvare capra e cavoli con una unica soluzione.
      Dia una occhiata a questo post per farsi una idea.
      https://ilmioamicoottico.blogspot.com/2018/09/quanti-occhiali-servono-scopriamolo-con.html

      L'altro consiglio che posso darle é di rivolgersi ad un ottico ed esprimere le proprie necessitá visive per valutare poi la migliore soluzione.

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    2. Buongiorno, approfitto di questo spazio per condividere la mia esperienza.
      Da circa tre settimane sto utilizzando lenti Zeiss tipo Office in quanto lavorando al computer mi sono state consigliate per la visione da vicino (30 cm) e fino ad 1,20/1,50 metri.
      Dalla visita dell'ottico risulta per entrambi gli occhi +2,00 (da vicino) e -0,50 (da lontano).
      Premetto che da lontano senza occhiali vedo bene, mentre da vicino ho difficoltà (da un paio di anni utilizzo lenti da lettura +1,00 che però ultimamente mi sono accorto non essere più sufficienti).
      Con le lenti Office però sto riscontrando questo problema ...
      vorrei capire se è solo questione di adattamento ...
      Fissando un punto esattamente di fonte a me l'immagine è nitida, ma se giro la testa a destra o a sinistra gli oggetti che sto fissando (tipo tastiera, fogli, schermo) si deformano (tipo parallelogramma, per intenderci) e la visione del punto fissato diviene leggermente sfuocata.
      Per esempio: su di un foglio A4 (largo 21 cm) centrato davanti a me vedo perfettamente a fuoco la zona centrale, mentre i bordi scritti a sinistra e a destra, (e anche in alto e in basso) sono leggermente sfuocati. Oppure, se guardo la fine di una riga scritta e con la coda dell'occhio cerco l'inizio della riga successiva la visione a sx è leggermente sfuocata, finchè non giro la testa a sinistra (allora va a fuoco la parte a sx, ma diviene sfuocata la parte a destra .....) e il bordo pagina sembra deformarsi tipo parallelogramma ...
      Lo stesso effetto me lo fa guardando il computer (schermo 27" posto a circa 80 cm di distanza).
      E' un effetto normale ?

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    3. É un effetto normale dovuto alla geometria della lente.

      Le Office sono simili alle progressive come concetto: in alto ho una lente piú leggera (media distanza) e in basso piú forte (per la lettura). A differenza delle progressive, oltre ad avere distanze di funzionalitá diverse, hanno minori distorsioni e distribuite in modo diverso.

      Un enorme rettangolo (un foglio o un monitor) messo di fronte a noi potrebbe quindi risultare schiacciato sopra e allargato sotto. formando un trapezio piú che un rettangolo.

      Come ci si abitua alle distorsioni delle lenti monofocali (il +1 che portava) ci si abitua anche a queste, nonostante siano un po' piú complesse da digerire: il cervello deve solo rimappare i punti retinici corrispondenti ai due occhi.

      Riguardo le lenti Zeiss dipende anche da quale tipo di lente Office ha scelto. Gli effetti sono piú accentuati su lenti di tipo Room (da 4mt a 40cm) rispetto a quelle di tipo Book (da 60 a 40cm). Esiste anche la Near come via di mezzo tra le due (che lavora da 2mt a 40cm).

      In genere l'adattamento é piú facile se si utilizzano giá dalle prime difficoltá visive lenti di questo tipo. L'ideale per questo tipo di lente é utilizzare come punto di partenza il massimo positivo tollerato da lontano (che potrebbe corrispondere a zero) ed il valore minimo positivo da vicino (nel suo caso potrebbe essere il +2,00). In tal caso avremmo una differenza tra il valore superiore minore degli occhiali che sta portando, dove la differenza tra il lontano (-0,50) e il vicino (+2,00) risulta essere 2,50. É insolita anche la lettura a 30 cm. Lideale sarebbe valutare la distanza di harmon: si misura prendendo la distanza dal gomito fino alla prima nocca del dito medio. Si ottiene una distanza di lettura non piú generica ma in funzione della lunghezza delle braccia.

      Queste ultime affermazioni sono solo chiacchiere in quanto non ho sotto mano alcuna misurazione oggettiva o soggettiva. In genere suggerisco un controllo dei poteri presso un optometrista, figura piú qualificata del semplice ottico.

      Supponendo che l'ottico fosse preparato (ce ne sono di molto bravi) e prendendo per buoni i dati raccolti, non rimane dunque che abituarsi. Gli effetti scompariranno da se.

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    4. Grazie per la risposta !
      Quindi con il tempo questi effetti di visione sfuocata laterale (ossia quando passo dal fissare un punto posto esattamente davanti a me, al guardare punti posti a dx e sx senza muovere la testa) dovrebbero passare ?
      E' quindi corretto che le zone laterali della lente non mettano a fuoco come la zona centrale, e quindi quando guardo dritto davanti a me vedo bene ma appena giro lo sguardo (senza muovere la testa) vedo sfuocato ?
      Grazie.

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    5. In linea di massima dovrebbero passare. Addirittura su questo tipo di lente spesso non vengono nemmeno notati (ma come accennato dipende dal tipo di office e dalle gradazioni). Sarebbe anomalo se vedesse sfocato guardando dritto attraverso i centri ottici! Quindi non si preoccupi e senza pensarci su lasci che il suo sistema visivo si abitui alla nuova correzione.

      Se non l'avesse fatto di recente (suggerisco di farlo ogni 2 anni, salvo diversa indicazione del medico) faccia anche un controllo oculistico: é utile per valutare la salute dell'occhio e potrá avere un secondo parere anche sulle diottrie prescritte.

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  4. Buongiorno le volevo esporre il mio caso.
    Ho 54 anni e non ho mai portato occhiali ma da un paio d'anni la visione da vicino è peggiorata tantissimo. Non sopporto dover tirar fuori gli occhiali da lettura quando sono in giro. Da lontano vedo ancora benissimo. Secondo lei è possibile una soluzione con occhiali bifocali senza correzione da lontano e con correzione da vicino? Grazie mille

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    1. Si. É possibile.
      Se cerca dei bi-focali sará presente la lunetta nella parte inferiore.
      Zero distorsioni laterali ma la lunetta sará ben visibile.

      Esistono anche quelle con "circoletto invisibile" (le ho nel listino opto-in) che riducono un po' il campo visivo da vicino ma si notano molto meno.

      Volendo far sparire del tutto la lunetta ci sono le multi-focali (classiche progressive). Coprono anche le distanze intermedie ma presentano delle aberrazioni laterali. Se non ha mai portato occhiali le aberrazioni laterali potrebbero darle fastidio: é necessario che il sistema visivo si abitui alla loro presenza (e per far si che accada vanno portati con continuitá).

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  5. Salve a tutti, sarò conciso per non rubare tempo a chi mi vorrà gentilmente rispondere ... dunque ho 50 anni, fin da bambino porto occhiali per ipermetropia ed astigmatismo ... da due anni la presbiopia ha fatto la sua .. mi son recato da un oculista privatamente che mi ha dopo una visita frettolosa, mi ha fortemente consigliato di cambiare idea su un solo paio di occhiali come quello che porto tutt’ora, che faceva una media tra il disturbo di vedere un poco male sia da lontano che da vicino. Con un solo occhiale dice LEi, non si può più fare un compromesso dal momento che son divennuto presbite. la prescrizione è stata di due occhiali unoda lettura ed uno da lontano ... ma con il lavoro che svolgo mi sarebbe imposs bile (infermiere) cambiarmi centinaia di volte occhiali) ... allora ha proposto subito multifocale ... io visto il prezzo non vorrei rischiare di fare lenti da centinaia di euro per poi doverli abbandonare se non andassero bene. Cosa scegliere? Due paia o multifocale? GRAZIE



    la prescrizione precedente è quella che tutt’ora porto è:

    sfero + 1.25 cil +1 asse+160 O DX;

    sfero +1.25 cil +1 asse +40 O SX tabo

    difetti: vista da vicino molto su scritte e /o particolari piccoli molto difficoltosa fastidio luci intense e bagliori, scotomi e fotopsie da qualche tempo

    visita marzo 2023 nuova prescrizione:

    sf + 0.75 cil +175 asse 160odx

    sf + 1 cil +150 asse 35 osx tabo per distanza

    sf + 2.25 cil + 175 asse + 160 odx

    sf +2,50 cil +150 asse +35 tabo per lettura

    oo in quiete camera anteriore normoprofonda odt 15 mmhg ost 12 mmhg oof papilla ottica a margini netti vasi tortuosi. Dubbio :non si può secondo il suo parere medico optare per un solo occhiale "da compromesso" come quello che porto? Come spiegarsi che la sera o dopo affaticamento vedo tutto rimpicciolito? GRAZIE PER LA SUA GENTILE RISPOSTA

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    1. Dunque, prima di tutto un chiarimento: non posso dare alcun parere medico in quanto non sono medico; inoltre prima di esprimere un parere é importante procedere a delle valutazioni.

      I medici in campo oculistico si concentrano sulla diagnosi delle patologie: se non vi sono problemi la visita risulta piuttosto rapida. Di contro tendono ad essere un po' superficiali nella valutazione delle diottrie: se da un lato possono avere i dati oggettivi in ciclopegia, dall'altro é raro che dedichino tempo a test sulle forie o sul bilanciamento binoculare... in particolare i valori di addizione vengono prescritti in basandosi sull'etá piuttosto che a una valutazione delle funzionalitá del sistema.

      Attualmente il valore di addizione é di 1,50. Il valore minimo con cui costruiscono i progressivi é 1,00; il massimo che si raggiunge per una lettura a 40 cm é 2,50 (in assenza di patologie e considerando la piena correzione da lontano).

      Considerato tutto: io opterei per un progressivo (visto che i valori sono bassi) o per una lente "Office Room" (prodotte da Zeiss, concettualmente una lente occiupazionale ma che si avvicina molto a una lente progressiva; a differenza di una progressiva piena sacrificano lievemente il campo lievemente la visione da lontano a favore di quello da vicino).

      Con gli occhiali "da compromesso" che usa da lontano vede sfocato, da vicino il sistema accomodativo va sotto sforzo e alla sera ne paga le conseguenze (la percezione soggettiva di vedere rimpicciolito presumo sia docuta all'inattivitá del cristallino "esausto"... ma senza controlli piú approfonditi non posso sbilanciarmi).

      In alternativa, se ha timore di usare un progressivo potrebbe usare un bifocale. In quel caso peró perderebbe la messa a fuoco nella zona intermedia.

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