3 modi di scegliere gli occhiali.

Parlo spesso di optometria, prevenzione e sistema visivo.

Ho comunque un negozio e non posso sottovalutare la vendita degli occhiali.

Uno dei problemi che devo affrontare quotidianamente é la scelta dell'occhiale sotto il profilo estetico. 

Essendo l'estetica una variabile molto soggettiva (escludendo quindi le parti puramente tecniche ed economiche) ho voluto isolare ben 3 linee di pensiero utili per scegliere un occhiale.

Moda

É quello che ci propone il mercato. Sono scelte fatte da stilisti e designer. Non sempre corrispondono a scelte pratiche o che stanno bene a tutti. Rappresentano peró la maggior parte dell'offerta nei negozi... la quale spesso corrisponde alla maggior parte delle richieste da parte degli utenti. Chi sceglie principalmente questa strada per la scelta di un occhiale é una persona attenta alle tendenze e ha idee chiare su ció che vuole.

Forma

Ci sono molte guide che spiegano come scegliere gli occhiali in base alla forma del viso. Luxottica stessa propone dei corsi on-line (che ovviamente ho giá frequentato) per istruirli i propri concessionari a guidare nella scelta dell'occhiale. Le geometrie vengono scelte in base al viso del portatore: se é squadrato si consigliano forme tonde, se é arrotondato quelle squadrate ecc. In genere gli occhiali vengono scelti per esaltare o mascherare determinati tratti del viso.
Le persone attente alla forma sono spesso equilibrate e prediligono la ricerca dell'armonia delle forme ad altri fattori.

Stile

Che immagine voglio dare? Questa é la domanda fondamentale.
Serioso, sexy, severo, aggressivo, allegro, folle e frivolo sono solo alcuni temi su cui si puó giocare.
Volete un esempio?
Scegliete un aggettivo, un personaggio a cui calza e guardate gli occhiali che porta.
Osservate come cambia Kate McKinnon mentre insegna economia e nel ruolo Holtzmann in Ghostbusters.
Chi si basa sullo stile cerca un allineamento all'ambiente in cui vive con meno influenze relative  dalla moda del momento.

Commenti

  1. Salve,
    ho scoperto casualmente il suo sito e non posso che complimentarmi molto con lei per la completezza dell'informazione e soprattutto per la gentilezza e disponibilità che mette nel rispondere alle nostre domande.

    Provo a disturbarla chiedendole alcuni consigli: ho 39 anni, da sempre faccio una visita oculistica almeno ogni 4/5 anni, più o meno a 20 anni avevo -0,50 di astigmatismo miopico per occhio (e non usavo gli occhiali, mi sembrava sinceramente di vederci bene), passato a sfera -1,25 per occhio a 30 anni e da allora ho sempre portato gli occhiali.


    Si è rotta la montatura (una di quelle che hanno la parte inferiore "inesistente", non so come dire...la lente è mantenuta in basso da un filo invisibile, lo spiego perché fa parte del dubbio che mi tormenta) e ho fatto una nuova visita, con esito OD sfera -2,00 OS sfera -2,75 Cil -0,25 asse 165.


    Ho ritirato gli occhiali, un paio di Ray-Ban 5228 che ho preso da Salmoiraghi/Viganò pensando - forse sbagliando - che avere il plus di lenti prodotte da Luxottica fosse una cosa buona, a parità di prezzo con gli altri ottici della mia città (Bari) ovviamente a parità di marca di montatura.


    Poiché mi sembrava di vederci "male", prima ho ipotizzato che potesse dipendere dal fatto che sono asferiche (o almeno, così mi sono state vendute).
    Poi, siccome sono pignolo, ho capito che hanno sbagliato l'asse facendomi la lente per OD sfera -2,00, e fin qui ok, ma OS sf -3,00 cil 0,25 e asse 105. Ci ho messo poco a capire che si può confertire il cilindro (nel mio caso da negativo a positivo, non riesco ad intuire con quali effetti sugli ingrandimenti ma va bene così), ci ho messo molto a capire che va ruotarto l'asse aggiungendo 90° e chi ha letto la prescrizione ha pensato che i 165 fossero, evidentemente, 15 in quanto l'ha letta come sistema di riferimento per lenti a contatto e non internazionale, quindi ha fatto 15+90=105 anziché 165+90=75...


    Ho intuito bene?

    Ma 30° su un misero 0,25 di astigmatismo possono causare il disagio che noto, ovverosia quella che da appassionato di fotografia chiamo "distorsione a barilotto"? Se guardo uno spigolo di muro, o qualsiasi altra linea verticale lunga e vicina a me, attraverso la parte centrale della lente, tutto ok. Appena giro un poco la testa ma voglio guardare la stessa verticale ruotando gli occhi e quindi usando la parte laterale della lente, la linea "si piega" con uno spanciamento verso l'esterno. In misura molto minore noto la stessa cosa su linee orizzontali se le guardo attrvaerso la parte più alta della lente.


    E' normale, è collegato all'errore sull'astigmatismo (se errore c'è) o dipende - ecco il dubbio sulla montatura - dalla grande dimensione della lente rispetto agli occhiali precedenti, e dunque dal fatto che "posso" usare di più la rotazione degli occhi mantenendo il campo visivo entro la lente e quindi noto aberrazioni che prima non notavo?


    O, ancora, dipende dalle diottrie di miopia che su lente con rifrazione 1,50 (la precedente credo fosse 1,60) si traduce in maggior spessore nelle parti di lente "incriminate"?

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    Risposte
    1. Grazie dei complimenti, cercheró di rispondere alle domande per punti:

      0,25, ruotato di 30 gradi puó dare fastidio? ni. In linea di massima no, siamo al limite percepibile.... ma con persone piú sensibili si.

      Ma siamo sicuri che siano ruotate di 30?
      il calcolo che hai fatto (inversione del segno e rotazione di 90) si chiama trasposta.
      Se l'oculista ha segnato la ricetta in internazionale 165, allora il suo corrispondente Tabo é 15 (stessa posizione scritta in modi diversi). A paritá di segno negativo (-0,25) sulla ricetta é scritto 165 internazionale, sulla carta 15 tabo.

      Se la ricetta fosse internazionale, nel goniometro dell'occhio sinistro, dovrebbe esserci una freccia che va verso destra indicando (circa) il numero 165

      Riguardo il sistema Tabo/internazionale: tutto il mondo usa il sistema tabo. Tutti gli strumenti sono in Tabo. Solo gli oculisti italiani usano il metodo internazionale (e non sempre!) Software e strumentazioni gestiscono tutto in Tabo.

      La "distorsione a barilotto" puó essere legata alla somma di tutti i fattori che hai citato. La lente piú ampia consente maggiore rotazione dell'occhio e i raggi che incidono obliquamente vengono deviati in modo differente.
      Maggiori sono le diottrie e maggiore é l'effetto. L'indice refrattivo della lente non incide.

      Riguardo il "plus" sulle lenti.... sono alla pari delle lenti normali. Se dovessi scegliere una lente particolarmente performante, soprattutto su indici refrattivi elevati, sceglierei altro (ad esempio Tokai o Seiko)

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