I dati allarmanti sulle progressive.

Stavo leggendo un articolo scritto da Nicola Di Lernia su B2eyes, il quale afferma che

"I dati da cui partiamo oggi sono comunque insufficienti per un paese evoluto: penetrazione delle progressive ancora intorno al 20% nonostante la riduzione del suo prezzo al pubblico; prima dotazione di occhiale progressivo a 54 anni con un’addizione media di 2.00 D"
  
Perché li definisco allarmanti?
in questa immagine sono evidenziate le distorsioni di una
lente progressiva di vecchia generazione con addizione elevata
In primo luogo le lenti progressive di oggi costano meno di una volta... cosa giá accennata su un precedente articolo. Potrebbe sembrare che costino tanto, ma un progressivo base puó costare meno di una coppia di occhiali! Nonostante questo vengono usati solo dal 20% dei presbiti.
L'altro dato allarmante é che il primo progressivo viene spesso indossato per la prima volta con 2 diottrie di addizione all'etá di 54 anni. É un dato che indica che si aspetta parecchio prima di investire su una lente progressiva... e quando si decide di fare questo passo il sistema visivo avrá piú difficoltá ad accettare la lente: sia in funzione di una ridotta elasticitá di tutto il sistema visivo e posturale, sia in funzione del valore di addizione che stringe il canale di progressione.
La maggior parte delle difficoltá all'adattamento alla lente progressiva avviene per questo motivo!

Aggiungo inoltre che spesso non vengono prese in considerazione le lenti occupazionali: si finisce per usare la lente progressiva anche stando 8 ore al computer mantenendo una postura scorretta durante tutta la giornata lavorativa. Una lente multifocale occupazionale (office, job-vision, ecc.), da affiancare al progressivo, potrebbe risolvere molti problemi.

Il mio invito rimane comunque quello di consultarvi con un ottico di fiducia esponendo le proprie esigenze visive al fine di trovare la soluzione migliore con strumenti preparati ad personam, e di abbracciare le lenti progressive senza timore, comprendendone limiti e potenzialitá.



Commenti

  1. buongiorno, ho 50 anni e soffro di presbiopia, sto leggendo il suo blog dopo che ho deciso di acquistare un paio di occhiali progressivi. il fatto e che non riesco proprio ad abituarmi. Faccio presente che la mia esigenza principale è l'utilizzo al computer passandoci molte ore per lavoro. L'ottico mi ha consigliato delle lenti progressive Hoya Lifestyle con filtro luce blu riporto i dati delle misurazioni: ( SX: Sph+0.50; Cyl-0.50; Ax10; Add2.00; Ct 2.1) ( DX: Sph+0.25; Cyl-0.25; Ax170; Add2.00; Ct 2.1).
    La mia difficoltà e nella visione da vicino e nell'intermedio; non riesco a mettere a fuoco velocemente e l'area della messa a fuoco risulta molto limitata ca.10cm alla distanza di braccia ca.80cm utilizzando monitor wide 24pollici diagonale ca.60cm.
    Ora mi ha consigliato di passare alla tipologia occupazionali fino a 2m.
    L'oculista ha detto di non correggere per il momento l'astigmatismo, consigliandomi per computer lenti monofocali 1.5 e per lettura 1.75.
    Lei cosa mi consiglierebbe? Lenti occupazionali oppure cito un suo post ".... https://ilmioamicoottico.blogspot.com/2018/09/quanti-occhiali-servono-scopriamolo-con.html ........ fare un monofocale che permetta la visione a 80 cm rilassando l'accomodazione e a 50 cm contraendo sul cristallino......"
    Spero di esser stato abbastanza esaustivo. Cordialità

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    1. Premetto che non mi sono chiare le misure riportate... e che delle distorsioni nel campo visivo (con conseguente percezione sfocata periferica) sono sempre da tenere in considerazione! Anche la migliore lente ha comunque delle distorsioni dell'immagine man mano che ci si allontana dal centro ottico; la visione difficoltosa nel vicino-intermedio è molto probabilmente dovuto a quello... e come accennato nell'articolo, un addizione di +2 non aiuta di certo!

      L'astigmatismo, se metterlo o meno sarebbe da valutare. è presente nella cornea? è generato dal cristallino? Ha mai portato occhiali? porta un effettivo beneficio nell' acuità visiva? Fatte queste valutazioni e prese in considerazione la correzione da lontano e quella da vicino si può ragionare sul tipo di lente.

      Personalmente, senza conoscerla, vederla e sapere le sue esigenze e abitudini, è difficile poter essere precisi... in linea di massima una occupazionale (con distanza massima a 1 o 2 metri) è comunque una scelta nella maggior parte dei casi migliore di una monofocale.

      Non fa bene al sistema visivo avere una sovraccorrezione della presbiopia a 80 cm, come la contrazione a 50 potrebbe risultare uno sforzo inutile al benessere visivo (trascinando anche eccessiva convergenza). A mio avviso ci dev'essere sempre la correzione giusta per la distanza giusta (anche nei bambini Ndr-).

      Se non ha l'abitudine a portare occhiali da distante e deve fare un lavoro d'ufficio, la lente occupazionale dovrebbe fare al caso suo. Questo non esclude l'uso del progressivo.... al quale ci si può abituare portandolo con costanza!


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    2. Grazie per la sua celere risposta.
      Mi scuso con Lei per le misurazioni ma sono quelle riportate sulle buste delle lenti. Se mi aiuta cerchero' in indicarLe le misure in maniera corretta. Posso aggiungerLe il calibro (56-17) e l'indice (15)
      Come Lei ha intuito non ho l'abitudine di portare occhiali da distante, e come Lei ha scritto in altri post penso che Hoya siano una buona marca. Ma volevo porLe una nuova domanda sulle lenti occupazionali: c'e' differenza dell'ampiezza visiva a secondo della marca delle lenti? (Es. Hoya, Rodenstock, Zeiss, Opto-In, Tokai, Elissor, ...... etc.).
      Grazie nuovamente per la sua disponibilità.
      Saluti

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    3. In linea di massima non ho notato, soggettivamente parlando, grandi differenze tra una marca e l'altra. Le differenze di qualitá, secondo me, sono tra le marche conosciute che lavorano seriamente e i produttori a bassissimo costo.

      Riguardo l'ampiezza visiva ritengo che le maggiori variazioni siano sulla distanza d'uso: maggiore sará il range operativo e piú stretto sará il canale di progressione.

      Una lente dedicata alla focalizzazione da 40 cm a 1 metro sará limitata al suo campo d'azione nel quale peró funzionerá meglio di una che da 40 cm permette di focalizzare fino a 4 metri.

      Mi permetta di fare un esempio automobilistico:
      é come avere un suv. Sembra una jeep ma non lo é ... e non ha nemmeno le prestazioni di unáuto da corsa. Se voglio andare in pista prendo una ferrari. Se voglio andare sullo sterrato prendo un quad.

      Se la ferrari é l'occhiale da lontano, il suv é il progressivo, la jeep é un office e il quad é il monofocale da vicino.

      Una jeep puó essere attrezzata per lo sterrato e il bosco(office 40cm - 1mt), puó essere equipaggiata con aria condizionata, capottina rigida e ruote meno tassellate (40cm - 4mt).

      Riguardo la ricetta ha riportato dati utili e chiari... ma non sono paragonabili al poter osservare una persona dal vivo, come si comporta, come si muove e tutto cio che definisce chi é quella persona, inclusi il lavoro, gli hobby e le aspettative. Sembra banale ma secondo me sono dati importanti da tenere in considerazione.

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  2. Ciao,
    io ho messo le progressive a 44 anni (ma era da un po' che faticavo per vicino) perché sono anche ipermetrope da entrambi gli occhi, +4.75.
    Quindi, nel 2016 ho messo le progressive con addizione +1 e mi sono trovata bene fin da quando ho messo gli occhiali sul naso.
    Man mano che passava il tempo però mi sono accorta di peggiorare per vicino, perciò adesso sono stata dall'oculista che mi ha prescritto +2 per vicino.
    Quindi avrò da 4.75 a 6.75.
    Io penso di averne bisogno, ma mi preoccupa questa frase "sia in funzione del valore di addizione che stringe il canale di progressione" che hai scritto sopra.
    Cosa vuol dire?
    Io immagino che se adesso ho +4.75 per lontano, la zona intermedia sarà +5.25 per poi scendere al vicino +5.75, grossomodo.
    Aumentando di +1 in una volta sola, avrei quindi +4.75 - +5.75 - +6.75?
    Io se adesso fisso una cosa a distanza di 3-4 metri con la zona intermedia la vedo un po' sfocata ma non mi dà fastidio.
    Con le nuove lenti avrò più zone sfocate da lontano, praticamente, a meno di non guardare proprio solo esattamente nella zona per lontano?
    Grazie.

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    1. un canale di progressione stretto non influisce direttamente sul fuoco dell'immagine; influisce sulle distorsioni laterali. Tali distorsioni son quelle che fan girare la testa e infastidiscono vista ed equilibrio.... almeno finché il sistema non trova un suo equilibrio.

      Quello che vediamo a 3/4 metri lo considererei piú come "lontano" che "intermedio".
      Per capire di cosa parlo basta fare un semplice calcolo convertendo i metri in diottrie =1/mt

      esempio: 1 / 4 metri = 0,25.
      significa che a 4 metri il mio occhio necessiterebbe di 0,25d aggiunti al valore per vedere a distanza infinita.

      ne faccio un altro: guardiamo a 1 metro di distanza 1 / 1 metro. 1/1mt=1d. ovvero per guardare ad un metro ho bisogno di 1 diottria oltre alla correzione da lontano.

      altro esempio: visione a 40 cm... 1 / 0,4 metri = 2,50d

      Se per 40cm l'oculista le ha dato 2 diottrie significa che l'occhio dovrebbe avere ancora una elasticitá tale da poter mettere in gioco 0,5 diottrie.

      Vista l'etá mi viene da pensare che 2 diottrie di addizione possano essere un valore eccessivo, tuttavia non so se vi sia una parte di ipermetropia ancora latente, ne conosco i valori di riserve fusionali AC/A e forie (dati secondo me fondamentali per una corretta valutazione).

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    2. Ps: da lontano non dovrebbero comunque esserci zone sfocate.

      Non sottovaluterei l'uso di lenti a contatto: la correzione sarebbe da rivalutare ma non genererebbero effetti prismatici (che possono mettere in difficoltá il sistema visivo quando si guarda da vicino).

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    3. Grazie per la risposta!
      Dunque, sì... io credo di avere ancora un po' di ipermetropia latente (in generale negli ultimi anni da lontano, con le gocce, ero un +5.25 o +5.50 ma i diversi oculisti hanno sempre ritenuto di mantenere il +4.75).
      Da vicino credo di aver bisogno di quei +2, anche per via delle forie...
      Quello che vorrei capire è questo: io con l'add. di +1 non ho notato nessuna distorsione e non ho avuto nessun fastidio fin dall'inizio. In più sono abituata fin da piccola a muovere la testa e non gli occhi per guardare in giro, quindi veramente il passaggio da occhiali normali a progressivi non l'ho proprio sentito.
      Quindi, il passaggio da +1 a +2 sarà COSI' evidente? Cioè, vedrò le distorsioni per forza?
      Io se guardo a lato, vedo semplicemente un po' sfocato ma niente ondeggiamenti.
      Capisco che adesso invece di passare da +4.75 a +5.00, +5,25, +5.50, +5.75 ci saranno altri 4 passaggi in più, ma sarà così terribile?
      Per le lenti a contatto, ci sto pensando ma più che altro per il tempo libero perché lavoro al computer e preferisco gli occhiali, in più non posso portare le lenti dalla mattina alla sera, ma solo 8 ore quindi non ho mai trovato chissà che beneficio. Avendo gli occhiali dall'età di tre anni sono abituata così.
      Io non noto effetti prismatici da vicino. Possono essere peggiori per l'add. +2?

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    4. Gli effetti prismatici non si notano.... ma ci sono. In genere il sistema visivo ha sufficiente elasticità da compensarli o attua strategie per non vedere doppio.

      Su due piedi, essendo già abituata alle meccaniche delle lenti progressive, non credo avrà grossi problemi con l'addizione maggiore.

      Una tecnica per ridurre l'addizione è quella di correggere tutta l'ipermetropia.... se il sistema visivo consente questa "manovra". diciamo che se ci fosse uno 0,50 in più sul lontano si potrebbe ridurre l'addizione a 1,50. Tenendo conto della profondità di campo anche a 1 diottria.

      Ma come accennato più volte non ho tutti i dati sotto mano per fare una valutazione e queste rimangono "chiacchiere da bar". Mancano infatti i dati su forie e riserve fusionali (sia da lontano che a vicino), accomodazione, acc. relativa (positiva e negativa).

      Tieni presente che già 4,75d generano parecchie distorsioni... alle quali sei già abituata. I veri problemi con le progressive appaiono quando si superano addizioni di 2,50d. Almeno in teoria! Ho visto persone (casi rari) portare addizioni di 3 diottrie con naturalezza.

      Detto questo: se le lenti sono buone, ben centrate e i valori prescritti sono corretti e ben bilanciati (scelti tenendo conto di tutto) non dovresti aver problemi. Da non sottovalutare l'adattamento soggettivo.

      Attendo tue notizie per sapere cosa hai scelto e come ti sei trovata con questa soluzione.

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  3. Ciao!
    Ho ritirato gli occhiali ieri. Le lenti che ho scelto sono sempre Essilor, come la volta precedente, ma ho scelto la serie X.
    Il canale di progressione e' 16 mm (decisione dell'ottico, mentre la Essilor le aveva mandate con canale di 18mm, ma l'ottico le ha fatte cambiare).
    Ora, con le mie lenti precedenti (add +1) appena le ho messe non ho avuto problemi di aberrazioni laterali o ampiezza del campo visivo. Vedevo bene e a tutte le distanze.
    Con queste (24 ore che ce le ho) ho fin da subito notato che spostando l'occhio verticalmente lungo il canale e' tutto perfetto e vedo a fuoco, ma l'ampiezza nella zona intermedia e nel vicino e' poca.
    Se leggo il cellulare gia' noto delle sfocature ai margini del campo visivo, ma se leggo un libro o (peggio!) il monitor del pc, vedo a fuoco solo la parte centrale e quindi devo continuare a muovere la testa.
    Insomma, i tipici problemi di cui parla la gente.
    Io lavoro 8 ore al computer, ho bisogno di vederci bene e soprattutto non vorrei sforzare la vista inutilmente (se no tanto vale tenere l'add di +1).
    Secondo te, questi disagi sono normali e passeranno oppure sono difetti intrinseci della progressiva per cui mi conviene a questo punto fare un occhiale office?
    Oppure, ancora, il fastidio e' dovuto al fatto che sono ipercorretta (non mi pare, pero').
    O puo' dipendere dal canale di progressione?
    Il mio ottico (che mi e' sempre sembrato competente) dice che il canale 16 e' meglio del 18 per lavorare a pc.
    Grazie!

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    1. Sono disagi normali e passano man mano che il cervello impara agestire le "zone di aberrazione" della lente. La zona da vicino dovrebbe quindi allargarsi.

      Il canale 18 ha una progressione intermedia piú tenue e larga. Il 16 ha una progressione piú stretta ma richiede di inclinare meno la testa per trovare la focalizzazione intermedia. Inoltre, nonostante le aberrazioni laterali, anche il vicino si focalizza con minore alterazione della postura.

      Per l'uso del PC (con monitor ad altezza viso), sia per postura che campi visivi, l'ideale sono le lenti "office". Le lenti office lavorano solo con vicino e intermedio: sono specializzate nella loro funzione ma non vanno bene per la guida. (suggerisco la lettura del post "Quanti occhiali servono? Scopriamolo con Piergiangi" pubblicato 11.11.2018)

      Molto dipende anche dalla distanza d'uso e altezza del monitor rispetto al viso. Confido che il suo ottico abbia scelto il canale in funzione anche della postura e tratti fisiologici soggettivi.

      In linea di massima suggerirei di portarle il piú possibile (a meno che non diano continuativa nausea o mal di testa) per allenare il sistema visivo alla gestione della nuova condizione.

      I precedenti occhiali sottocorretti e con add +1 potrebbero non funzionare: l'addizione sarebbe adatta al monitor ma situata troppo in basso e potrebbe alterare la postura (qua ci vorrebbe un osteopata per approfondire)

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    2. Grazie mille. Io ho notato in questi due gg che piego molto in avanti la testa, cioè abbasso il mento. E mi fa male il collo.
      Questo movimento lo faccio involontariamente per poter vedere con la zona intermedia. Quella per il vicino praticamente non la uso perché vedo sfocato a meno di non guardare da molto vicino (20 30 cm). Ma a me non serve vedere così da vicino! A questo punto penso che +2 sia troppo. Forse era meglio +1.50

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    3. Potrebbe essere.
      Esistono dei test per verificarlo: ARP e ARN, nel controllo OEP "dei 21 punti" sono il #20 e il #21. Insieme al #16 e al #17 permettono di valutare le funzionalitá accomodative, di vergenza e metterle in rapporto tra di loro.
      Sono test che richiedono un po'di tempo e spesso non vengono fatti ma possono prevenire molte situazioni scomode.
      Gli oculisti usualmente non li fanno.
      Gli ottici optometristi non é detto che li facciano (ne conosco sia che ne fanno che non ne fanno).

      Il fatto di dover inclinare la testa in avanti é insolito e potrebbe dipendere da un posizionamento dei centri ottici troppo in alto.... ma é solo una vaga supposizione: Incliando la testa in avanti si cambia anche il potere della lente generando un astigmatismo contro regola di lieve entitá ma che su una distanza ravvicinata potrebbe "sposarsi" con quello generato dal cristallino sotto sforzo.

      Se guardando da distante, in piedi, non sono necessarie variazioni di postura posso presupporre che le lenti siano correttamente centrate.

      Sono tutte ipotesi che andrebbero avvalorate con un controllo optometrico (senza gocce e con i test sopracitati)

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    4. La centratura è corretta. Noto solo che il vicino mi "entra" troppo presto e così leggendo o guardando il pc vedo male e cerco l'intermedio. Siccome con i precedenti non ho avuto nessun problema l'unica cosa che posso pensare è che siano troppo forti. L'oculista mi ha detto "le do +2 se no magari tra un anno è ancora qui". Eh... Però... A sto punto sto pensando di tornare da lui e dirglielo.

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    5. è un tipo di scelta, quella di dare "qualcosa in più", che non condivido pienamente... è come dare un bambino scarpe più grandi, tanto poi cresce! Nel frattempo però cammina male.

      Purtroppo questo tipo di scelta avviene spesso, ma non sempre è ben gestita dal sistema visivo. Come accennavo precedentemente ci sono dei test per valutarlo.... ma di rado vengono fatti.

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    6. Completamente d'accordo. Mi sono rimessa gli occhiali solo per lontano e mi vien da piangere a vedere il confronto! Vedo tutto a fuoco, senza ombre laterali. Ovvio, poi non vedo da vicino...
      Ma a questo punto mi dico: se da lontano vedo con campo visivo ridotto per via delle distorsioni e nell'intermedio vedo male perché è un limite della lente, a questo punto mi faccio un bel paio di occhiali occupazionali e uno per lontano, così vedo bene sempre.

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    7. Può essere una soluzione. Attenzione comunque che se l'addizione è eccessiva i problemi potrebbero rimanere comunque!

      In caso di addizione troppo elevata il sistema visivo potrebbe affaticarsi nell'allineare gli occhi sul bersaglio. Le lenti positive stimolano infatti la Divergenza degli assi visivi (come le negative ne stimolano la convergenza).

      Ne parli col suo ottico: l'office è una ottima soluzione... e gli occhiali da lontano lavorano perfettamente se si guarda oltre 4mt. D'altro canto, essendosi già adattata all'uso del progressivo, mi sembra strano che quest'ultimo sia così difficile da gestire.

      Una rivalutazione dell' addizione può fare più di quanto ci si immagini.

      Una potenziale soluzione potrebbe anche essere progressivo + office.

      O come occhiale da distante potrebbe continuare ad usare i suoi abbinando solo l'office. Le possibilità sono innumerevoli.

      Attendo curioso di sapere la soluzione adottata.

      Saluti
      Alberto

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    8. 1- è vero che se c'è add +2 anche l'occupazionale avrà più distorsioni, ma comunque non partirà dal lontano ma dall'intermedio quindi spero sia meglio!
      2- Anche a me sembra strano fare fatica ad adattarmi... però stamattina sono andata da un ottico (non il mio) e gli ho spiegato il problema e mi ha cambiato leggermente l'assetto della montatura e ora mi sembra di vedere meglio. Inoltre potrebbe proprio essere che sono corretta troppo, io non riesco a togliermelo dalla testa perché passare da +1 a +2 in tre anni mi pare troppo.
      Mercoledì vado dall'oculista di nuovo e chiedo. Se anche dovesse essere che tra uno o due anni devo rifare le lenti... va bene, sempre meglio che vedere male nell'attesa di peggiorare!
      Tra parentesi anche io ho pensato di continuare con i miei vecchi progressivi per lontano e di usare gli office per lavorare. Sarebbe una soluzione che mi consente comunque di vedere abbastanza bene per vicino quando leggo il menù del ristorante (perché con l'add +1 faccio fatica a leggere ma non certo a guardare il cellulare o il menù!).
      Grazie per le spiegazioni!
      P.S. Certo che se l'oculista poi mi dice "OK, facciamo +1.50" intanto io ho speso tanti bei soldini per lenti sbagliate che nessuno mi rimborserà!

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    9. Come dici tu al punto 1: l'occupazionale dovrebbe funzionare meglio.

      Riguardo al punto 2: l'assetto é molto importante. Ma se l'addizione é eccessiva il sistema visivo puó comunque avere difficoltá.

      Se risultasse che la lente con addizione 1,5 sia in grado di risolvere il problema magari l'ottico é disposto a fare un prezzo di favore ....dipende anche dal rapporto col tuo ottico... buon motivo per farselo amico ;-)

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    10. Ciao, ti aggiorno perché dopo essere stata dall'oculista, la quale prima confermava l'add +2 e poi mi ha inviato da un ottico di sua fiducia perché diceva che magari erano sbagliate le lenti (centratura ecc). Morale della favola: l'ottico suo amico concordava con me e l'oculista alla fine mi ha fatto una prescrizione di solo +1.50
      Torno dall'ottico dove ho fatto gli occhiali e - anche se un po' a malincuore - mi rifà le lenti, perché comunque con Essilor sono assicurati anche per un eventuale errore di prescrizione.
      Oggi vado a ritirare le nuove lenti e certo... le distorsioni laterali ci sono, viene sempre da sbattere gli occhi per mettere a fuoco e se guardo il computer devo seguire il cursore con lo sguardo perché è inevitabile che il campo visivo sia ristretto, ma certamente è meglio che con il +2.
      E ci vedo, da vicino, indi per cui non serviva aumentare così tanto.
      Ora però nasce un altro dubbio: io avevo fatto le lenti top di gamma X-series e ora invece me le hanno rifatte diverse, cioè serie Physio 3.0 F-360. Al momento del ritiro non mi hanno detto niente. Ora io stavo sistemando le bustine e ho notato la differenza, al che ho telefonato per chiedere se non avessero sbagliato, ma loro dicono che hanno scelto apposta questa geometria perché si sono consultati anche con Essilor e siccome prima avevo le Physio, han deciso di rifarmi le Physio perché sono più simili.
      L'ottico mi ha anche detto che ci sono state persone che hanno avuto fastidi con le X series.
      Ora mi dico: è vero o è una fregnaccia che mi hanno raccontato per darmi un prodotto che costa meno al posto di quello top?
      Seconda cosa, che differenza c'è tra la geometria delle X-series e quella delle Physio? Sono proprio curiosa...

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    11. La Essilor (come tutte le ditte) ha dei listini sempre piú complessi e meno chiari. La gamma di prodotti proposti é a mio avviso inutilmente eccessiva.
      Se fossero un ristorante e ci fosse Gordon Ramsey gli direbbe di ridurre il menú!

      Detto questo. Ci sono Varie X. Le X hanno un sviluppo dell'addizione piú morbido delle Phisio. Il che dovrebbe garantire meno distorsioni. Tuttavia se un sistema visivo, implicato anche nella gestione dell'equilibrio e dello spazio, é abituato a gestire determinate aberrazioni, cambi troppo repentini possono metterlo in difficoltá.

      Dipende dalla rigiditá del sistema visivo, la quale é molto soggettiva. Ci sono persone che mettono davanti agli occhi qualunque cosa e vedono benissimo ed altre che soffrono per le minime variazioni e percepiscono differenze anche con 1/8 di diottria.

      Da questo punto di vista una phisio3 F-360 puó performare meglio di una X. Tra le due lenti cambia soprattutto la distribuzione del potere intermedio.

      Non é dunque da escludere la presenza di una abitudine alla geometria: io stesso cerco di indagare su quali lenti progressive sono in uso per consigliare quella piú simile (se non la stessa).

      Molto l'ha fatto il valore di addizione ridotto ad +1,50.
      Insolita la necessitá di sbattere le palprebre per riuscire a ettere a fuoco (cosa generalmente legata ad una lacrima instabile).

      Le porti per un po'... col giusto tempo dovrebbe tornare tutto confortevole come una volta.

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    12. Ciao, sì, non credo di aver bisogno di adattamento: mi trovo già bene. Certo, vedo un pochino ondulato ai lati ma credo che man mano ci farò meno caso, Alla distanza intermedia ho abbastanza campo visivo e i caratteri piccoli riesco a leggerli bene.
      Credo quindi che prima fosse sbagliata l'addizione, che mi annullava, praticamente, la zona intermedia perché la zona intermedia era già troppo forte, come un vicino.
      Quel che mi dà fastidio è che abbiano deciso loro di cambiarmi la geometria senza dirmelo. Se la serie X è la più nuova e adatta a lavorare al computer, perché non mi hanno rifatto quella? Io non ho un sistema visivo rigido, tanto è vero che la prima volta che ho messo le progressive non me ne sono manco accorta.
      Tu dici che tra X e Physio cambia la zona intermedia: in che senso? Quale delle due ce l'ha più ampia? Perché a me serve PROPRIO la zona intermedia per lavorare, il vicino lo uso pochissimo. Da sempre, anche quando non ero presbite, guardavo a una certa distanza anche quando leggevo, sono abituata così.

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    13. Aggiorno questo post. Attualmente ho 4 paia di occhiali!
      - uso i vecchi con addizione +1 quando voglio mettere quella montatura (per il suo colore) e ci vedo ancora benissimo, ma non leggo molto bene da vicino.
      - ho fatto fare un paio di occhiali "office" tarati per l'intermedio che uso per lavorare al computer. Questi sono fantastici perché hanno il campo visivo ampio come dei monofocali e leggo anche bene i libri. L'addizione per vicino è +1.50
      - poi ho un paio di occhiali con lenti Essilor X (chiamiamoli A) e un paio con le Physio (chiamiamoli B). La montatura degli A è più grande di quella dei B. Con gli A riesco a leggere ma noto moltissimo le distorsioni laterali: il campo visivo è molto piccolo. Con i B faccio anche fatica a leggere: le parti a fuoco sono davvero piccole.
      Ora mi chiedo: si riuscirà mai a far sì che un paio di lenti progressive abbiano un'area per il vicino abbastanza ampia da mettere a fuoco tutta la riga di un libro? Io temo proprio di no.
      L'altra mia paura è che quando aumenterò nuovamente le diottrie per vicino non vedrò davvero più niente a fuoco. Quando sarò +3 per vicino (sono +4.75 da lontano) sarà una tragedia, credo.
      Per questo motivo mi sto informando sull'operazione di facorefrattiva. Le lenti progressive mi hanno tolto tutto il piacere della lettura :-(
      A volte penso che mi converrebbe tener sempre addosso le lenti office. Vedo meglio con quelle!

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    14. Ti ringrazio per l'aggiornamento.
      La tua esperienza evidenzia come le lenti multifocali office godano di meno distorsioni rispetto alle multifocali complete.
      Inoltre la tua esperienza sottolinea come ci sia una differenza tra due tipi di lenti di uno stesso fornitore.

      Da tener presente che non tutti notano tali differenze e che non si tratta comunque di una "proova scientifica" in quanto non ci é dato sapere se le lenti hanno canale lungo o corto.
      In linea di massima: piú costosa é la lente e meno distorsioni laterali si generano.

      Meno distorsioni non significa un annullamento. In un articolo passato parlai di lenti che cambiando indice refrattivo permettono di mettere a fuoco a diverse distanze. Tecnologia esistente ma attualmente ingombrante (servono sensori per determinare continuamente la posizione degli occhi) e costosa (manca la produzione in serie).

      Ma parliamo anche dei lati positivi: il sistema visivo ha una alta adattabilitá: le distorsioni laterali vengono quindi gestite (sennó non si spiegherebbe come mai tante persone usino i progressivi!). Come si impara a gestire il campo visivo ridotto? Semplicemente portando gli occhiali il piú possibile. A tal proposito ho avto clienti con cui ho semplicemente insistito perché portassero gli occhiali progressivi prescritti ed ora non riescono piú a farne a meno!

      Per rassicurarla: l'addizione da vicino di solito si stabilizza abbastanza attorno a +2 diottrie. A +2,50 dovrebbe fermarsi (presupposto che la correzione da lontano sia idonea). +3 diottrie diventano utili solo per letture ravvicinate (30 cm). +4 per 25 cm. +5 per 20cm. ecc.

      Quindi finché si mantiene una distanza di lettura di 40 cm non ci saranno problemi. 40 cm é una misura media standard... ad esser pignoli si dovrebbe misurare la distanza di Harmon (lunghezza tra il gomito e la prima falange del dito medio).

      Un vantaggio nella presbiopia: nei sistemi di realtá virtuale non é necessario l'uso di lenti progressive (anzi é sconsigliato). Cosa che oggi non fa molta differenza.... ma credo che in futuro queste tecnologie saranno sempre piú diffuse e alla prtata di tutti con qualitá grafiche e portabilitá sempre maggiori!

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    15. Ciao, grazie per la tua risposta. Io spero effettivamente di stabilizzarmi e non arrivare a +3. D'altronde (se leggi tutta la storia con cui ti avevo tediato) vedrai che la prima oculista mi aveva prescritto un'addizione di +2. Io già portavo le progressive con add +1 con grandissima soddisfazione e zero difficoltà di adattamento!
      Nel frattempo ho fatto un'altra visita e l'altro medico mi ha detto che +2 alla mia età è da pazzi, lui non lo prescrive mai. Questo medico è uno specialista che si occupa anche di facorefrattiva quindi un po' più esperto della precedente.
      Considera poi che riesco ancora a leggere con l'add +1, solo che alla sera sono stanca, perciò il +1,50 attuale è secondo me la cosa giusta.
      Quello che la prima dottoressa non ha capito, e che invece tu e il mio ottico attuale avete perfettamente capito e spiegato, è che il problema per me è avere un campo visivo da vicino troppo piccolo rispetto ai monofocali. Quindi possiamo aumentare la correzione per vicino quanto vogliamo ma non mi sarebbe di nessun aiuto! Invece con gli occhiali office vedo finalmente bene, perché hanno il campo visivo intermedio e anche per vicino più largo delle progressive tradizionali.
      A questo punto le progressive nuove con +1.50 (il canale è 14mm) le uso SOLO perché ormai le ho comprate e non mi restituirebbero i soldi, ma potrei benissimo usare ancora i vecchi occhiali progressivi con add +1 abbinati agli office con add +1.50.
      Infatti, quando peggiorerò stavo proprio pensando di NON rifare le progressive, ma di limitarmi a rifare gli office. Anzi, stavo anche pensando di provare delle bifocali con raccordo invisibile. Penso che andrebbero bene per le attività quotidiane + lettura.

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    16. Una nota: il canale da 14 é corto.
      Un canale 16 o 18mm potrebbero essere piú funzionali.

      Riguardo le bifocali hanno i loro limiti:
      -2 sole focali
      -poca diffusione et relativo sviluppo (io le ho solo indice refrattivo 1,500 a disposizione)

      Sono comunque felice che vengano prese in considerazione delle alternative: il mio scopo con questo blog non é vendere ma informare. E piú si é informati e piú scelte si hanno :)

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    17. Ecco, l'unico problema delle bifocali quindi sarebbe l'indice refrattivo che se è 1,500 mi ingrandisce l'occhio, giusto?
      Con il canale 14 non trovo nessuna grossa differenza rispetto all'altro paio che ha canale 16 o a quelli vecchi che hanno canale 16 pure loro. Quindi a questo punto mi sa che non è molto importante, per me intendo.

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    18. Sbagliato.
      L'indice refrattivo non influisce sull'ingrandimento ma solo sullo spessore della lente.

      Argomento approfondito qua:
      https://ilmioamicoottico.blogspot.com/2019/07/lenti-con-effetto-di-ingrandimento.html

      Per confrontare gli effetti di due canali sarebbe bene prendere in considerazione lenti con gli stessi poteri:
      Se i poteri sono troppo leggeri le immagini potrebbero non essere nitide. Se riduco l'afddizione ma accorcio la lente le variazioni del canale potrebbero essere poco percepibili.

      Ad ogni modo: l'uso continuativo genera l'adattamento (ovvero l'abitudine alla gestione della lente).

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    19. Grazie! Ma sai che non me l'aveva mai detto nessuno che l'ingrandimento non dipendeva da quello? Certo, il peso della lente ha il suo perché...
      Comunque, io ho gli occhiali vecchi con canale 16 e add +1, quelli nuovi con canale 14 e add +1.50
      L'unica cosa che mi par di capire è che la zona intermedia è più corta nei nuovi, perché il passaggio lontano vicino è più immediato. Ma non mi dà fastidio.
      Noto però maggiormente le aberrazioni laterali, ma credo che sia anche una questione di montatura leggermente più stretta, magari un paio di mm che però fanno la differenza!

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    20. Come anticipato, alle 19.30, dovrebbe apparire nel blog (se non ho sbagliato la programmazione) un articolo proprio sui canali delle lenti progressive.

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  5. Buongiorno, innanzitutto la ringrazio per aver creato questo blog così chiaro e preciso nella spiegazione dei problemi di ottica. Le illustro il mio caso e attendo di conoscere la sua opinione. Porto gli occhiali monofocali per ipermetropia e astigmatismo da quando avevo 5 anni, ora ne ho 45 e per me sono compagni di vita acquisiti. Mentre venti o anche quindici anni fa ancora vedevo molto bene senza occhiali all'aperto, da una decina d'anni trovo che l'occhio si riposi di più mettendoli. Non ho l'obbligo degli occhiali alla guida quindi posso portare felicemente dei comuni occhiali da sole senza badare alle diottrie. Negli ultimi due anni ho notato che senza occhiali la mia vista è un po' peggiorata, e quindi ho rifatto la visita oculistica. L'oculista ha riscontrato un lieve peggioramento della vista dell'occhio sinistro, da sempre il più debole dei due, ma essendo dominante il destro mi dà poco fastidio. Risultato, mi suggerisce di potenziare la lente sinistra di mezza diottria. Le riferisco quindi quello che dice la prescrizione: destro, Sf +1.50, Cil +0.50 / sinistro +2.25, Cil +1.25
    Nel corso della visita facciamo anche una prova di lettura, io premetto che con i miei monolocali leggo bene, senza da un paio d'anni ho notato che mettere lo smartphone a meno di 25-30 cm mi dà disagio, ma con gli occhiali monofocali il disagio di presenta solo se riduco la distanza di altri 5 cm. Tuttavia non leggo e non uso lo smartphone a quella distanza, mai fatto. In ogni caso l'oculista mi dimostra che con un'addizione di +1.25 sul destro e +0.75 sul sinistro, da vicino (20-30 cm) vedo tutto più grande e nitido. Quindi prescrive la mia prima lente progressiva. Le premetto che poche settimane prima un'altra oculista aveva proposto una lente office, che ho restituito all'ottico dietro risarcimento dopo una settimana: lavoro come consulente informatico, devo guardare il monitor del mio portatile in qualsiasi posizione su qualsiasi ripiano il cliente mi metta a disposizione, devo guardare in faccia il cliente e spesso anche il monitor del suo portatile o del suo fisso a distanza, senza contare i casi in cui devo guardare lo schermo del proiettore.

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  6. Già solo il monitor del portatile era metà a fuoco e metà no. Cambiare continuamente occhiali poi era assurdo con le mie necessità di adattare continuamente la vista vicino e lontano. L'oculista ne conviene e propone il progressivo. Le faccio un'altra premessa che ho scoperto essere importante. A causa di ipercifosi che mi accompagna da più di 35 anni, la mia postura non è tra le più belle del mondo e data la rigidità muscolare consolidata alle spalle e alla base del collo, di girar tanto la testa non se ne parla: io tendo piuttosto a girare tutto il busto e tengo il più possibile la testa ferma. Questo mi consente di non avere mai avuto problemi di cervicale né dolori alla schiena che altri magari messi meglio di me hanno più spesso.
    Dunque, mi reco al vicino centro commerciale da una delle più note catene di ottica italiane e mi viene scelta una montatura con lenti grandi (non proprio di mio gusto ma mi spiegano che il progressivo deve avere la lente grande), mi suggeriscono una lente di qualità, con filtro luce blu, altri ammennicoli che fanno lievitare il prezzo (me lo aspettavo), esce una bella cifretta, dico ok va bene, prendono le misure con il pennarello sulla lente, e dopo una settimana arriva il progressivo. Lo indosso: panico, il pavimento si è improvvisamente avvicinato di mezzo metro! Giro la testa e ondeggia tutto. Non è la prima volta che cambio occhiali, lo so che ci si ritrova disorientati, ma visto che queste progressive saranno o dovrebbero essere i nuovi compagni che terrò sempre sul naso, diciamo che ci devo fare l'abitudine. Cerco di ignorare la nausea, un po' di disorientamento spaziale, il volante della macchina sembra molto più vicino, il display del navigatore a destra è leggermente sfocato quando gli lancio un'occhiata fugace (ci manca solo distogliere lo sguardo dalla strada!) ma diciamo che mi era stato detto che esistono aberrazioni laterali e quindi me le aspetto.

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  7. Pazienza, immagino che il cervello poi si abitua a vedere sfocato e ci farà meno caso. Arrivo a casa, prendo in mano il mio smartphone S9+ con il suo bello schermo ampio, lo tengo alla solita distanza, la tastiera bella grande e nitida... e metà schermo sfocato! Non riesco a trovare una distanza alla quale tutto lo schermo è a fuoco. Panico? Mi siedo sul letto, prendo il portatile e continuo il mio lavoro da remoto. Il portatile mi sembra abbastanza a fuoco, non mi pare di vederci meglio di prima ma mi ripeto, il cervello poi si abitua a vedere un po' sfocato e non ci farà più caso. Ok. Vado a mangiare. In cucina a un angolo di circa 30 gradi alla mia sinistra ho il mio bel televisore 40 pollici a circa 2.5 metri di distanza. Giro leggermente la testa per guardarlo e poi la ruoto e la abbasso per guardare nel piatto e tutto ondeggia in continuazione! Anche a non soffrire il mal di mare l'appetito di sicuro mi passa. Mi ripeto, tanto poi lo noterò di meno. Un paio di giorni e mi sono sempre abituato agli occhiali nuovi. Finisco di lavorare con il portatile e alle 6 finalmente posso dedicarmi al mio hobby di design 3d sul mio pc fisso di casa, con ampio monitor widescreen da 32 pollici a un metro di distanza all'altezza della testa, tastiera su un ripiano più basso estraibile lievemente spostata a sinistra per comodità di utilizzo del mouse. Lo accendo e la metà inferiore del monitor è sfocata, mentre quella superiore... pure! Parliamo di lievi sfocature, non tali da impedire la leggibilità dei caratteri, ma certamente presenti e con i monofocali non c'erano! Abbasso la testa per guardare la tastiera. I miei occhi puntano alla sezione dei tasti h-j-k per capirci. Dalla A alla f è tutto sfocato (e più del monitor). Giro la testa verso la a e la tastiera sembra deformarsi mentre entra nel fuoco della lente... va be', poi il cervello si abitua no? Sopporto e trascorro le successive 5-6 ore nella mia solita posizione comoda (immodificabile) usando il PC e facendo una pausa di un'ora per la cena. Per ora di dormire mi bruciano gli occhi da pazzi. Invece della solita sensazione di piacevole rilassamento che ho sempre provato mettendo gli occhiali, mi sembra di aver fatto la maratona con gli occhi. Bruciore e rossore come non ne ho mai avuti. Mi metto a letto e per conciliare il sonno prendo l'ebook per leggere un po' come faccio sempre.

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  8. Leggo in posizione semi sdraiata, con il collo piegato in avanti per l'ipercifosi (che non è né drastica come la potrei far sembrare, né trascurabile perché si nota e molto). Orrore! Alla mia normale distanza di 30 cm circa le righe in alto sulla pagina sono sfocate e lateralmente sono sfocate tutte. Non trovo nessuna posizione comoda in cui tenere il libro per vederlo tutto a fuoco come con i mono focali. Al diavolo, rimetto i monofocali. Effettivamente le poche righe che erano a fuoco con il progressivo, erano un po' più grandi e nitide ma che diamine almeno mi metto comodo e leggo un po', non è che non ci veda, leggo benissimo lo stesso e il carattere è piuttosto piccolo. La mattina dopo rimetto i progressivi. Ho meno disagio spaziale del primo giorno. Ma il mio hobby al pc mi stanca gli occhi di nuovo. Cerco di capire quale parte del monitor è a fuoco davvero (la.sfocatura non è troppo intensa, solo fastidiosa). Praticamente nessuna? Forse proprio una strisciolina al centro? Mi domando, ma quando andrò al cinema dove amo sedermi al centro della sala con il suo epico schermo parabolico da 16x35 mt che mi riempie gloriosamente tutto il campo visivo, reclino la testa all'indietro e mi godo lo spettacolo, con questi cosi sul naso come ci vedrò? Diventerò improvvisamente impossibilitato a godermi un film? E il monitor curvo che vorrei comprare per riempire meglio il campo visivo e aumentare l'immersione nel mio hobby? Vado dall'ottimo e gli chiedo se possono farmi anche una lente monofocale per la distanza con le nuove diottrie per il sinistro. Tengo l'ordine in standby. Ci voglio pensare ma mi fanno lo sconto se li ordino entro una settimana dal ritiro del progressivo. Prendo la macchina per tornare a casa ... e tutti i fari delle auto mi fanno un terribile e multiplo riflesso blu negli occhiali! Ma non erano lenti antiriflesso queste? Io passo molte ore in auto per andare a fare consulenze dai clienti e non ho mai avuto nessun riflesso negli occhiali! Indago e scopro che probabilmente è quel dannato filtro luce blu, che neanche mi piace perché mi altera la percezione dei colori del cielo e dello schermo a provocare possibili riflessi interni agli occhiali. Ma allora il mio desiderio di mettere un dannato occhiale sul naso come ho fatto tutta la vita e non pensarci più? Per guidare questi occhiali pieni di riflessi sono pericolosissimi, non se ne parla. Per leggere non mi servono, non è a fuoco tutta la pagina. Per il PC mi fanno faticare gli occhi invece di rilassarli. Intanto oggi voglio andare dall'ottico e dirgli di rifarli senza quel dannato filtro luce blu. Ma poi? Ma mi servono davvero i progressivi? A me non sembrava affatto di vederci male da vicino con i monofocali. È solo che con la lente più forte ci vedo meglio, ma ci vedevo lo stesso anche prima. Quindi? Me ne frego e sto con i monofocali? Ho il terrore di arrivare al punto di dover mettere e togliere occhiali, credevo che questi progressivi mi mettessero al riparo dall'orrore di girare con l'occhiale per questo l'occhiale per quello e se alzo gli occhi dal libro per guardare l'ora non la vedo... Dio ne scampi! Invece sto cominciando a pensare che i progressivi sono solo adatti a guardare da lontano, che mi serve quando guido e quando vado a passeggio ma poi? Da vicino non metto a fuoco bene tutto il libro e nemmeno ilo smartphone, il pc non è a fuoco e se me ne frego poi gli occhi si stancano... è un film dell'orrore? Lei che ne pensa?

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    1. penso che ha scritto eramente tanto... ma tanto.... ma tanto.... che alla parola ipercifosi avevo giá capito tutto.

      4 commenti per un unico discorso che spiega uun disagio.
      ed io ho appuntato 4 cose e sapevo giá dove si andava a parare.

      Partiamo dall'ipermetropia. Potrebbe aumentare, di sicuro aumenterá la presbiopia. Di solito si corregge la parte manifesta dell'ipermetropia ma ne esiste una parte latente e una facoltativa. La facoltativa, come dice la parola stessa la si puó correggere come no. Queste parti di ipermetropia col tempo variano: la facoltativa col tempo si riduce. Non é che l' occhio peggiori o si ammali..... semplicemente i meccanismi che si usavano per mettere a fuoco da lontano e da vicino perdono di efficienza.

      La seconda cosa che ho appuntato é l'addizione: differente per i due occhi. Camminerebbe comodo se avesse una scarpa col tacco e una senza? Probabilmente no. L'addizione su un progressivo (e anche su un office) funziona allo stesso modo: meglio metterla al pari sia a destra che a sinistra. Quale dei valori scegliere? Destra o sinistra? o una via di mezzo? O va rivisto il valore da lontano. Le possibilitá sono molte.

      Terza nota: se un office risulta scomodo e non permette una visione confortevole, un progressivo sará ancora peggio! con distorsioni laterali accentuate ed un canale piú stretto perché la variazione di potere é maggiore!

      Quarta nota: ipercifosi e rigiditá.
      Tutti i movimenti sono a carico del busto e degli occhi. In assenza di mobilitá sul collo gli occhiali multifocali sono difficilmente gestibili. In particolare di fronte alle sue esigenze di vedere aree ampie sfruttando la rotazione di busto e occhi.

      Al massimo opterei per delle office book (o equivalente), con un range focale molto limitato che spazia tra i 40 e i 60 cm.
      Prima di optare per un progressivo sentirei il parere di un osteopata (che di postura se ne intendono).
      Non escluderei il fatto di ricontrollare i valori delle diottrie: ci puó essere una addizione diversa, succede. Ma é insolito ed é ingestibile per un multifocale.

      Il filtro della luce blu lo userei in presenza di patologie retiniche o lacrimazione instabile.
      Infine, riguardo i riflessi e i fastidi nella guida notturna: potrebbero essere correlati anche ai fastidi ed aberrazioni riscontrati con le lenti progressive: una sorta di rigetto. Personalmente uso le blue selection della opto in e non noto riflessi; Mio padre usa le night drive progressive e non nota riflessi. On line qualcuno ha scritto di vedere fastidiosi riflessi... ma nn so che lenti stia usando e su che montature siano installate (insomma non ho una casistica rappresentativa).

      Se vuole curiosare sull' argomento progressive e postura le suggerisco la lettura del libro: "Dal benessere visivo al benessere globale. Rapporto fra visione e postura." L'ho letto, costa poco e credo sia alla portata di tutti.

      Non so se sará possibile o impossibile l'uso di una multifocale nel suo caso, ma ci andrei cauto: ad esempio approccerei le progressive solo se si riescono ausare le office con range fino a 2 metri; e le office fino a 2 metri solo se si riescono ad usare quelle che lavorano fino ad un metro.

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    2. Buonasera e molte grazie per la sollecita ed esaustiva risposta! Magari fosse sempre così parlare con gli esperti! In questi giorni sto osservando attentamente i miei movimenti e il modo in cui osservo. Generalmente ruoto poco il capo (fino a 35 gradi per parte?) e poi il resto lo fa l'occhio. Riuscirei a usare la testa senza spostare gli occhi dal centro lente? Probabilmente no, mi adatterei a guardare di traverso meno nitidamente. Ho notato anche che col progressivo e tutto sommato forse anche senza, il cellulare lo tengo più davanti alla lente destra che a quella sinistra. Obiettivamente, con o senza occhiali il sinistro ci vede molto meno bene del destro. Penso sia per questo che l'oculista ha scelto di aggiungere 0.75 al sinistro da lontano. Con la progressiva guardando in basso a sinistra (destro puntato sulla zona aberrata) noto la sfocatura, guardando in basso a destra (sinistro puntato sulla zona aberrata della sua lente) quasi non la noto. Immagino che il mio cervello sia abituato che il sinistro comunque non ci vede. Quindi probabilmente avrò spesso il sinistro inconsapevolmente puntato nell'area fuori fuoco e il destro centrato sul fuoco. Ho restituito per ora l'occhiale per via del filtro, controlleranno che non sia un difetto di fabbrica. Il venditore mi ha suggerito di riprovarci magari senza filtro. Ho pensato che se poi dovessi peggiorare prima o poi le progressive mi toccherà provarle magari con una addizione forte. Se parto abituato a queste soft con addizione media forse ci farò meno fatica. Per la lettura a letto, l'uso del pc a casa e forse la guida mi faccio fare i monofocali con cui ci vedo bene. Gli office regolati a 60 cm per me sono stati un breve incubo, inutilizzabili a lavoro. Forse potevano servire al PC di casa? Che però è a 1 mt o 90 cm. Per guardare il cellulare a letto sicuramente no ... leggerò il libro che mi ha consigliato, la lettura è una mia passione. Pensavo che le progressive fossero la panacea risolutiva di tutti i miei futuri problemi, forse mi illudevo. Le faccio solo una domanda. Ammesso che mi abitui ai progressivi togliendoli per leggere a letto o usare il pc a casa, è molto probabile che non riuscirò a mettere bene a fuoco il mio ambiente di vita. Molto spesso guardo per terra abbassando lo sguardo, se abbassassi la testa credo che mi sbilanciarei. Se mi abituassi alle distorsioni e finissi per guardare spesso fuori fuoco, sviluppando col tempo qualche meccanismo compensatorio, se è possibile, finirei per fare danno alla vista? O avrei solo la sensazione di affaticamento alla vista (solo si fa per dire) senza danno fisico apprezzabile? Ho ancora la speranza di poter continuare a vivere con un occhiale sul naso e dimenticarmene... grazie ancora della sua disponibilità e del suo ascolto

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    3. Per un attimo lasciamo stare la quantificazione delle rotazioni da seduti o in piedi. Che siano 35 o 50 o 20 gradi poco importa. Al momento ci basta sapere che il sistema é rigido.

      Gli office sono stati un incubo. Le progressive non sembrano essere state da meno. Un occhio vede meglio dell'altro. La postura oltre ad esser rigida é disallineata (con preferenza per un occhio).

      Le progressive, con maggiore addizione saranno ancora peggio! Con un canale di progressione ancora piú stretto. Abituarsi alla situazione attuale in previsione di quella futura é una ottima strategia... ma se ci sono tutti questi disturbi? la descrizione che ha dato sembra quella di una tortura cinese piú che di un paio di occhiali.

      Prima di tutto é da verificare l'addizione. Se l'addizione é differente tra i due occhi (l'addizione, non il valore finale) il progressivo cosí costruito non puó funzionare.

      in secondo luogo: il progressivo funziona bene... a patto di usarlo correttamente. Sopra ho i valori da lontano, sotto da vicino, ai lati le aberrazioni.... quindi: puntare col naso dove voglio leggere e, se é sfocato, regolare il fuoco con l'inclinazione del capo. Poi col tempo il cervello impara a gestire le distorsioni laterali..... a patto che lo si indossi il piú possibile!

      Non é da sottovalutare la possibilitá di aumentare l'elasticitá della schiena e del collo. A tal proposito osteopati e fisioterapisti ne sanno piú di me.

      Un occhiale solo per tutto, al giorno d'oggi, rimane comunque una utopia: Il progressivo richiede di inclinare troppo la testa indietro e ha un campo visivo intermedio ristretto per il pc (che oggi i monitor son pure piú larghi di una volta). L'office non va bene per guidare. Il monofocale ottimo per la lettura ma non per il cinema. Il monofocale da lontano é perfetto per guardare distante ma non permette alla guida di leggere il cruscotto se c'é presbiopia ecc.

      Riguardo i danni alla vista, in campo ottico é dura farne con le sole lenti. Tuttavia, l'uso prolungato nel tempo di lenti errate puó indurre dei vizi nel comportamento del sistema visivo. A grandi linee: Se un occhio vedesse male o deviasse potrebbe venire escluso (ad esempio per non generare diplopia)... a quel punto il corpo lo gestirebbe apportando meno risorse. Insomma. In generale meglio avere tutto corretto e bilanciato il piú possibile (entro i limiti e le potenzialitá del sistema visivo stesso).

      In un progressivo, se la lente é corretta e il cervello impara a gestire le aberrazioni laterali della lente, danni non se ne fanno. In quanto tempo si abitua? Dipende da persona a persona: ho visto persone abituarsi 1 1h ed altre in 3 mesi. Alcuni rinunciare ed altri perseverano.
      Non esiste una formula magica ma una schiena flessibile ed un atteggiamento sereno ma caparbio aiutano molto in questi processi.

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    4. Va bene. È tutto chiaro ora. Farò misurare di nuovo le diottrie, proverò a perseverare consapevole che un occhiale solo purtroppo con gli anni finirà comunque per non bastare più, e vediamo come andrà a finire. Lei e stato veramente molto cortese e altrettanto chiaro, e di questo non posso che ringraziarla sinceramente. Almeno mi sono fatto un po' di chiarezza in testa!
      Grazie e buona serata!

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    5. Sono io a ringraziarla per aver condiviso la sua esperienza.
      Mi faccia sapere per l'addizione: per toglierci i dubbi dovrebbe esser sufficiente mostrare la ricetta ad un ottico chiedendo se i valori di addizione sono effettivamente uguali o meno.

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    6. Mi aggiungo per dirle che se legge la mia esperienza vedrà come alla fine ho fatto diverse paia di occhiali.
      Finché avevo un'addizione di +1 riuscivo a leggere bene video e libri anche con le progressive, ma aumentando a +1,50 il campo visivo più stretto mi ha penalizzato e le distorsioni sono troppe per consentirmi di vedere a fuoco.
      Per questo motivo ho deciso di spendere dei soldi e facilitarmi la vita: al computer uso delle lenti office che hanno un campo visivo largo e che comunque posso usare anche per girare per casa (sono più forti sul lontano, ma non è che non ci veda con quelle, quindi se devo andare in bagno mentre sto lavorando non sto a cambiare gli occhiali).
      Per andare in giro, leggere i menù al ristorante, leggere il giornale in pausa pranzo uso i progressivi.
      Se invece voglio leggere di sera a letto, mi son comprata un paio di occhiali per sola lettura.
      Tenga presente che io parto da un'ipermetropia di +4,75 da entrambi gli occhi, quindi tutte le mie lenti sono di costruzione e anche gli occhiali da lettura non sono di quelli premontati.
      Ma come giustamente faceva notare Alberto, così come abbiamo i sandali per l'estate, gli stivali per l'inverno e le scarpe da montagna, dobbiamo anche avere lenti diverse per usi diversi.
      In bocca al lupo!

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    7. Buongiorno Pebble.
      Il ragionamento che fai é correttissimo, purtroppo in questo caso, come in molti altri, la rigiditá di un sistema che lavora insieme a quello visivo sta mettendo i bastoni tra le ruote.

      Se poi viene confermata una addizione diversa tra i due occhi, qualunque coppia di multifocali, costruita con due addizioni diverse, rischia di diventare ingestibile.

      Inoltre il nostro cervello registra tutto: le esperienze creano aspettative che vengono riconfermate (sia in positivo che in negativo). Chi ha avuto un pessimo impatto con lenti multifocali memorizzerá quella esperienza negativa e alle successive ripeterá gli stessi pattern (uno psicologo saprebbe sicuramente spiegarlo meglio).
      Anche la consegna dell'occhiale é importante: consegnarlo a una persona seduta ha un impatto diverso dal consegnarlo mentre é in piedi (in equilibrio attivo); questo avviene perché il sistema visivo interagisce con la percezione dell'ambiente e il cervello registra quello stesso impatto in modo diverso.

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  9. Buongiorno Alberto,
    Appurata tanta competenza in materia, ho preso seriamente in considerazione l'intenzione di effettuare quello che chiamerei un "viaggio della speranza" presso il suo negozio.
    Ho 49 anni, miope, occhio sx -1,75, occhio dx -1,25. Nel 2016, dopo un controllo dall'optometrista per sostituzione di lenti e montatura, mi venne confermato il dato della miopia aggiungendo un -0,25 di astigmatismo in entrambe le lenti.
    Nel giro di 1 anno, ecco i primi problemi con la visione intermedia e da vicino. Torno dall'ottico e mi consiglia di mantenere il vecchio occhiale + un Office Zeiss Room (€ 500, senza montatura) occhio sx: sfera -1,00, cilindro 0,50, add. 1,50, idem il dx salvo mantenere 0,25 di cilindro come prima. Con tanta forza di volontà, per oltre 1 mese ho cercato di resistere ma poi sono tornato a un monofocale per ufficio con -0,75 sx e -0,50 dx, inalterati i valori dell'astigmatismo (€ 200). Mi é sembrato di rinascere! Tuttavia, per la natura del mio lavoro, é comunque un togliere e mettere fra i due occhiali, infatti ho un monitor alla mia destra, continui documenti da scorrere da sinistra al centro scrivania, parlare con i clienti difronte a me a 1,5 metri e appurare chi entra dalla porta del mio ufficio a distanza di 5 metri. Per queste ragioni, anche allettato dall'offerta di una nota catena di commercianti dell'occhiale, a primavera 2018, tutto gasato, decido di regalarmi il mio primo progressivo. Esco dal negozio con la prescrizione di un Galileo (€ 400 senza montatura) di cui non conservo le bustine. Pur apprezzando da subito il concetto di lente progressiva, non sono riuscito ad abituarmi (impossibili sul lavoro) e quindi ritorno ai due monofocali.
    L'esigenza del progressivo, tuttavia, non mi abbandona...perció consultati a fondo amici, parenti e colleghi mi reco dall'optometrista che risolverà sicuramente i miei problemi.
    Da subito armeggia con tutti gli occhiali e le ricette in mio possesso, di seguito mi sottopone alle misurazioni, sentenziando infine che tutti gli occhiali fatti sono sbagliati! Serve un nuovo progressivo da affiancare ad un Office. Entrambi Zeiss. Come dice lui, mi servono 2 Ferrari. Ok, rispondo io, ma ridammi la serenità perduta. Per complessivi € 1.700 senza montatura. Attualmente il progressivo lo indosso da 3 settimane, lo reputo tutto un altro mondo dal precedente e lo tollero meglio, ma non certo bene. Sarebbe la 4 fascia Zeiss. Queste le specifiche: occhio sx e dx sfera -1,75, -0,25 di cilindro per entrambi, addizione 2,00. Aldilà della variazione del dato della miopia dell'occhio destro (che era stabile da decenni) ritengo che la centratura non sia corretta. Infatti da seduto in auto per guardare lontano devo abbassare il mento, oppure fa scendere la montatura sul naso. Idem se da seduto, a di stanza di 2 metri guardo negli occhi chi é seduto difronte a me! Per ora lo reputo inadatto alla guida e sul lavoro (ma per questo ho l'office nuovo che andró a descrivere fra poco). Ho grosse difficoltà a trovare l'intermedio, che é sempre sfocato (es. cruscotto dell'auto). Il progressivo, é ottimo solo per fare la spesa (lettura etichette) e per lo smartphone.
    Quanto all'Office, buona l'ampiezza ma con il monofocale gestivo meglio la scrivania nei continui cambi di posizione di fuoco che mi servono. Soprattutto il monitor, leggendo una pagina word con carattere 12 non vedo nitido neppure le prime righe in alto, non parliamo dei lati. Inutile sottolineare che ho provato a variare tutti gli assetti possibili, dall'altezza della sedia a quella del monitor. Ecco le specifiche dell'office per entrambe le lenti: sfera -0,75, cilindro-0,25, addizione 1,00. Insomma dopo avere speso quasi 3.000 euro, non ho trovato la giusta correzione ai miei problemi di vista. Sono molto demoralizzato e pensavo di tornare ai monofocali.
    Gentilissimo Alberto, sia così cortese da fornirmi un suo parere.
    Grazie infinite.

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    1. Buongiorno.
      Situazione complessa: non tanto per le diottrie ma per il rapporto tra esigenze, aspettative, tecnologie e costi.

      Progressivi e office sono ottimi strumenti ma bisogna conoscerli bene.
      L'office Room é una lente office che peró somiglia molto ad una lente progressiva: la differenza tra le due, sul valore da lontano é mediamente di solo 0,25. Questo comporta che abbiano una addizione simile.

      Inoltre ha sempre portato 1,75 sull'occhio destro, Nel primo office Room che menziona il potere é stato ridotto di 0,75! Magari é un valore oggettivamente corretto ma va contro l'abitudine (é da qui l'optometrista che é arrivato successivamente potrebbe averli definiti sbagliati).

      Riguardo le centrature: Probabilmente sono giuste se camminando funzionano. Va ricordato che normalmente le centrature vengono prese mentre si é in piedi, supponendo che il corpo mantenga la stessa postura da seduti.... ma non é sempre cosí. Purtroppo non é possibile prevedere ogni postura in ogni fase del giorno... Sarebbe possibile se l'ottico la seguisse per tutto il tempo; ma a quel punto non sarebbe piú un ottico ma uno stalker! Scherzi a parte é una cosa di cui si puó tenere conto ma non é detto che sia risolvibile pienamente.

      Le lenti monofocali permettono una messa a fuoco ideale ad una distanza precisa. Quanto precisa? quanto margine operativo hanno? Dipende da, illuminazione, mindriasi, elasticitá accomodativa residua, forie, riserve fusionali, accomodazione relativa. Senza questi meccanismi l'occhio non ha margine d'errore.

      Una lente office come l'ultima descritta dovrebbe avere un campo visivo ottimale tra 40 cm nella parte bassa e 1 metro nella parte piú alta. Si presuppone che un monitor sia ad una distanza di 80cm e al centro del campo visivo... ma non sempre é cosí. Se l'abitudine é quella di avere i documenti da un lato e il monitor dall'altro e di ruotare solo gli occhi per osservarli, le lenti office potrebbero non essere efficientissime (meglio comunque dei progressivi): come nelle progressive si dovrá ruotare la testa puntando il bersaglio con il naso e modificare leggermente la rotazione del capo per regolare la messa a fuoco.

      In genere sono tutte operazioni abbastanza automatiche per molti... ma non per tutti. Inoltre i nuovi monitor sono molto ampi, rispetto ai vecchi 15" che rientravano perfettamente nel campo visivo centrale! Richiede insomma un po' di addestramento iniziale (bisogna peró spiegare bene cosa fare in caso di visione sfocata).

      Sarei onorato se passasse di qua.
      Ci metto tutto l'impegno del mondo per fare le cose fatte bene... ma non posso garantirle risultati assoluti. In cuor mio le consiglierei prima di tutto di rivolgersi all'optometrista che le ha fatto gli ultimi occhiali esponendo le difficoltá.

      Con alcuni clienti ho dovuto solo insistere perché imparassero a gestire le lenti multifocali (nel suo caso specifico sta giá affrontando ben due diottrie di addizione!) con buoni risultati (alcuni anche dopo ben 3 mesi).

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    2. Grazie Alberto per la celere risposta.
      Come suggerito mi recherò dall'optometrista, soprattutto per ribadire che con il progressivo non trovo assolutamente l'intermedio, mentre é ok con l'office e comunque discreto con il monofocale.
      Faccio due precisazioni e porgo altrettante domande.
      Al destro ho sempre avuto un -1,25, solo ora (dopo decenni), l'optometrista me l'ha aumentato, portandolo a -1,75 equiparandolo così al sx...
      L'addizione dell'office e 1 e la gestisco meglio che nel progressivo che é a 2. É forse eccessiva?
      Infine, la montatura del progressivo misura cm 4 x 5. Allargando completamente i naselli l'occhiale chiaramente scende e mi sembra di cogliere il lontano in modo molto veloce e naturale ma la resa estetica é veramente pessima, in pratica ho un occhialone quasi a metà naso. Se invece stringo i naselli nella posizione impostata dall'ottico la distanza verticale fra la pupilla ed il bordo alto della lente mi sembra eccessiva e fatico a trovare sia il lontano (devo abbassare la testa e alzare gli occhi) e l'intermedio sempre comunque inesistente. Potrebbe quindi trattarsi anche di un problema di montatura? Magari troppo alta? L'Office é più stretto 3,5 x 5 e la distanza pupilla bordo alto é effettivamente minore.
      Anticipatamente ringrazio.

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    3. Riguardo le diottrie, senza aver analizzato tutti i dati preferisco non esprimermi. In linea di massima in optometria si cerca di dare il "massimo positivo", ovvero la lente che permette la massima acuità visiva senza attivare accomodazione. Da questo valore si cerca di dare una lente da vicino che permetta una visione nitida e confortevole.

      Come ci si arrivi non importa. Test con forottero, flipper accomodativi, retinoscopia dinamica, prismi. Vanno bene tutti.

      Ci sono comunque varie scuole di pensiero anche in optometria. Ad esempio sovracorreggere leggermente potrebbe favorire una exoforia. Oppure portare entrambi i valori a pari per migliorare la stereopsi.

      Riguardo il manipolare la montatura andrebbe fatto con attenzione: allargare i nasellini a mano ne può alterare l'inclinazione o danneggiarli. Abbassare troppo locchiale progressivo costringe l'utente a cercare la focalizzazione da vicino troppo in basso. Alzarli troppo: sfavorisce il lontano.

      L'office è più confortevole in primis perchè ha una addizione più bassa, una progressione più tenue e un canale più ampio (vedi teorema di Minkwitz). Infatti un "office room" non ne progressivo ne vero office. In generale dobbiamo ricordare che maggiore è il range operativo di una lente e minore sarà la sua efficienza in un ambito specifico.

      L'office con degressione di una diottria sarebbe stata anche la mia scelta.

      Riguardo al progressivo: abituarsi ad un salto di 2 diottrie non è una passeggiata. Meglio cominciare con l'office che è più soft. E il progressivo regolarlo bene con i centri ottici allineati correttamente.

      Eventualmente Zeiss dovrebbe permettere all'ottico di sostituire le lenti senza costi aggiuntivi. Quindi se l ottico insiste su quelle gradazioni/occhiale/lente, probabilmente è perchè è convinto che possa funzionare bene.

      Se i numeri son giusti non resta che imparare a gestirli... che in certi casi non è cosa da poco! L'occhio è una parte di un sistema complesso: le maggiori interazioni sono con equilibrio e postura; ci permette non solo di vedere ma di orientarci nello spazio che abbiamo attorno, di capire com'è fatto il mondo che ci circonda.

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