Come si riconosce un bravo ottico?



Come si riconosce un bravo ottico?
Domanda che mi viene spesso posta e a cui oggi cercheró di dare una risposta.

Non esiste una formula magica e non tutti gli ottici vanno bene per tutti i gusti, ma forse qualche elemento lo troviamo.

1- Un buon ottico é anche optometrista.

Non é necessario, per aprire un negozio di occhiali, avere anche degli studi di optometria. Basta conseguire un diploma di ottico. Per tale diploma bastano 5 anni in una scuola superiore professionale o 2 anni di corso se si ha giá conseguito il diploma di maturitá.
Ma un optometrista ha una marcia in piú perché é un esperto di misurazione della vista.
Non é abilitato alla diagnosi di patologie ma conosce a fondo i meccanismi della visione (io stesso per un controllo accurato trattengo le persone per circa 40 minuti!).

2 - Conosce i prodotti che vende.

Un buon professionista non vende soltanto: sceglie i prodotti che vende.
E per sceglierli deve anche conoscerli: come vengono costruiti, dove ed i materiali utilizzati. E questo vale sia per le lenti che per le montature. Non dico che debba sapere da quale parte del mondo arrivino le  materie di cui sono costituiti, ma almeno a grandi linee in che stabilimenti e quali processi subiscono per diventare occhiali o lenti.
L'ottico si fa garante di un prodotto che deve rispondere ai requisiti CE.

3 -  É scrupoloso.

Vi chiederá le vostre abitudini per cercare di capire quale sia il prodotto piú adatto alle vostre esigenze. Valuterá con voi le possibili soluzioni.
Nelle misurazioni, e nelle valutazioni delle centrature non si accontenta di aver preso una misura con un unico metodo. Personalmente ne uso 2; 3 nel caso di lenti progressive.

4 - Vi parla dei suoi prodotti

Ve ne parla perché li conosce, sia prima che dopo la vendita. Prima per spiegarvi cosa state acquistando, poi alla consegna dell'occhiale vi dará le conformitá, spiegandovi i dati in esse riportati i consigli d'uso e di manutenzione. E quando vi parla potreste sentire se ha passione per il proprio lavoro o meno.

5 - C'é quando serve

Entro i limiti degli orari di apertura, fornisce piena assistenza post-vendita sui propri prodotti: sará in grado di sistemare rapidamente una vite che si allenta o una lente che fuoriesce. Vi fornirá regolazioni ogni qual volta se ne presenti l'occasione e sará felice se ogni tanto passerete in negozio per un saluto e per controllare l'assetto degli occhiali (pratica che suggerisco di fare almeno ogni 6 mesi).

Infine...

Vi consiglierá di andare da un oculista. Perché anche se fosse il miglior professionista sulla faccia della terra un optometrista non puó far tutto ed un semplice ottico puó fare ancora meno! Ecco che diventa necessario fare controlli oculistici per verificare la salute delle strutture che compongono l'occhio e collaborano alla percezione visiva.

Chiunque volesse aggiungere qualcosa puó scriverlo quei sotto.
Sarei felice di sentire altre campane.

Commenti

  1. Buonasera!vorrei un consiglio!ho una ipermetropia di +5.00...e mi infastidisce molto l ingrandimento degli occhi......pur prendendo lenti con l indice più sottile non sono mai rimasto soddisfatto...sapete consigliarmi una azienda che riesce, tramite trattamenti speciali, a risolvere questo fastidio in modo migliore?tutte si definiscono ottime sotto questo aspetto ma non ne sono certo.grazie

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    1. Buonasera l'effetto dell'ingrandimento é dovuto alle diottrie e non allo spessore della lente.
      Si puó ridurre con una lente con geomatria asferica o biasferica. A memoria le biasferiche le fanno Tokai e Seiko (ma ci saranno di sicuro altre ditte).

      Per ridurre l'effetto di ingrandimento é importante scegliere montature non eccessivamente grandi (al fine di poter scegliere un diametro di lente piccolo) e che facciano stare la lente vicina agli occhi:
      Piú la lente é vicina e minore sará l'ingrandimento.

      Prova a guardare un testo attrevaerso una lente positiva; ad esempio una lente di ingrandimento... se la appoggi sul testo l'ingrandimento sará ridicolo. Nel momento in cui la allontani avvicinandola a te, tutto quello che passa attraverso la lente sará ingrandito e distorto ai bordi.

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  2. Buonasera, provo anche io a chiedere un consiglio per i miei primi occhiali con lenti progressive. Ho una modesta miopia (OD -1.5 OS -0.5) alla quale si è aggiunta una recente presbiopia (OD +0.5 OS +1.5), probabilmente per mere questioni anagrafiche. Il mio ultimo paio di occhiali con lenti monofocali risale a 17 anni fa e il mio ottico di fiducia non mi ha aspettato ed è andato in pensione, purtroppo per me (ma buon per lui, che si è ben meritato il riposo).

    Ho chiesto tre preventivi e la persona che mi ha convinto di più (per l'attenzione e la disponibilità) mi monterebbe delle lenti Infinity 2 Orgalit 1.5 con anche trattamento anti-UV che ho dedotto essere prodotte dalla tedesca Optovision, però è un prodotto del quale non trovo molte informazioni e quelle che trovo risalgono al 2009. Mi parrebbe strano che un ottico nel 2019 usi prodotti di dieci anni fa.
    Mi pare che Optovision non sia un marchio che tratti e leggendoti ho capito che sei una persona corretta e non dai giudizi sulle cose delle quali non hai esperienza diretta. Mi permetto però di chiederti se non proprio una recensione almeno se hai notizie anche indirette sul prodotto o se hai modo di dedurre qualcosa sulla lente da eventuali dettagli tecnici.
    Grazie per l'attenzione e complimenti per il blog, un perfetto mix di competenza e capacità di tradurla in spiegazioni comprensibili e approfondite.

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    1. Buona sera.
      Ti ringrazio per i complimenti riguardo al blog: A volte ho paura di esser troppo tecnico, altre di non esserlo abbastanza; sono sempre felice di sentire dei feedback.

      Ho fatto qualche ricerca... Ma non ho molti dati a riguardo e non me la sento di sbilanciarmi.
      Anche il loro sito ufficiale non si sbilancia particolarmente...

      Se l'ottico che te ne ha parlato pareva preparato e professionale potrebbe aver scelto quel prodotto con etica e coscienza.

      Io stesso mi appoggio a Opto-In, che é sia un consorzio di ottici che un produttore italiano di lenti... Essendo poco conosciuto divento io stesso promotore di queste lenti.

      Potrebbe (ma lo scrivo usando il condizionale) essere la medesima situazione. Un marchio poco conosciuto in Italia ma diffuso tra Germania e Francia.

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    2. Grazie per il tuo tempo! Purtroppo anche nel caso degli altri preventivi non c'è una grande chiarezza sulle lenti utilizzate. O meglio, nel caso che ti ho sottoposto c'è chiarezza ma c'è poca informazione disponibile, negli altri due casi non trovo traccia nemmeno del nome della lente (Galileo ultrasoft in un caso e Rodenstock anonime nell'altro).
      Va da sè che salvo novità mi servirò dall'ottico più loquace, magari chiedendo se secondo lui sia possibile fare un upgrade della lente. Non sono alla ricerca del prezzo più basso in assoluto ma d'altra parte non avendo mai avuto nessuna esperienza con lenti progressive non ho proprio idea di cosa ci si veda attraverso. Ci sarete già arrivati da soli ma la realtà virtuale probabilmente potrebbe essere una buona idea per dare al cliente un'idea del prodotto finito!

      Sono indeciso se tenere le mie lenti da miope per guida e vita sociale in genere con le quali mi trovo bene e affiancare loro lenti monofocali per il lavoro che svolgo (manuale su oggetti medio-piccoli a 20-40cm di distanza dagli occhi, qualche volta esigenza di consultare il computer) oppure se fare un progressivo office tarato su vicino-media distanza sempre per il lavoro oppure se optare appunto per il progressivo totale. Leggo storie dell'orrore sugli occhiali progressivi, però poi penso che se continuano a produrli e venderli non possono essere tutto questo disastro e tutto sommato io non ho mai patito gli occhiali particolarmente!

      Capisco i tuoi dubbi sull'essere troppo tecnico però è così che spieghi e insegni cose nuove, io leggo con piacere. Comunque ti confermo che hai raggiunto un buon equilibrio nei tuoi post!

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    3. Scrissi un post su quanti occhiali sarebbe necessario avere... Nel tuo caso non é detto che la progressiva sia l'ideale.
      Di certo é una lente comoda: tutte le distanze di messa a fuoco racchiuse in un singolo occhiale!

      Il livello di adattamento é mediamente alto. Proprio ieri sono stato in opto-in alla presentazione di alcune nuove geometrie progressive e si parlava di come i resi per mancato adattamento erano circa al 2%. Peccato che si ascolti piú il 2% del rimanente 98!

      Un buon ottico comunque non vende la progressiva a tutti i costi. Vende le giuste soluzioni. Nel tuo caso una progressiva con 2 diottrie di addizione (la differenza tra il lontano e il vicino) potrebbe farsi sentire o risultare scomoda, soprattutto nell'uso del pc o nella lettura prolungata.

      Una lente occupazionale (office, job, degressiva o qualunque altro nome abbia) potrebbe risultare molto piú confortevole al pc e per la lettura.

      Per lavorare a 20 cm invece suggerirei un monofocale dedicato da usare specificatamente in quelle occasioni.

      Trovo inusuale una addizione cosí elevata se la presbiopia é recente: mi aspetterei valori piú simili a +1 diottria per la lettura a 40cm. Tuttavia potrebbe essere che l'oculista abbia tenuto conto del fatto che osservi anche oggetti a 20cm.

      In genere i test vengono fatti a 40 cm: chiedi all'ottico di provare una addizione piú bassa per quella distanza e vedi come funziona (eventualmente i test optometrici #20 e #21 dovrebbero togliere ogni dubbio sfruttando un metodo meno soggettivo della prova empirica). Poi prova il +2 anche a 20cm per controllare che non ti dia fastidio: a quella distanza viene richiesta molta convergenza.

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    4. È anche in seguito alla lettura del tuo post sul numero di occhiali che mi sono posto il problema se i progressivi siano la soluzione giusta. Da una parte mi attirano, anche per questioni di età e di adattabilità dell'occhio (come hai scritto in un altro post): ho 47 anni e non vorrei che aspettando oltre poi sia troppo tardi per far abituare la vista.

      Per l'addizione elevata a correzione della presbiopia, in realtà l'oculista ha tenuto conto del costo degli occhiali! Ha usato l'espressione "metta mano al portafogli" per raccomandarsi di investire una cifra congrua nell'acquisto degli occhiali e mi ha prescritto valori superiori per far in modo che la spesa mi possa durare per più anni, secondo lui per valori inferiori fra uno-due anni avrei già l'esigenza di cambiare lenti. Sulle distanze non ho avuto modo di parlarne con lui perchè mi è sembrato molto meno disponibile dell'ottico, purtroppo.

      Pensavo in realtà di essere un caso non particolarmente difficile e che 2 diottrie di differenza fossero relativamente poca cosa da correggere.
      Grazie.

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    5. l'Adattabilitá dei 47 anni non é solo legata ad una maggiore elasticitá delle sinapsi ma é dovuta al fatto che l'addizione si presuppone esser piú bassa.

      Dare una addizione elevata é un po'come dare ad un bambino che sta imparando a camminare scarpe piú grandi perché poi crescerá... il bambino imparerá a camminare in una situazione (scarpe larghe) differente da quella che potremmo considerare normale (scarpe giuste e ben aderenti)(PS: é importante che siano anche ben allacciate).

      Sicuramente la presbiopia aumenterá... e quel +2 adesso verrá comodo per una visione a 20cm. Ma lo eviterei su un progressivo, non solo per il teorema di Minkwitz (all'aumentare dell'addizione si stringe il canale di progressione) ma anche per non mandare in conflitto il sistema accomodativo con la convergenza.

      Esiste un rapporto tra convergenza e accomodazione e si chiama "AC/A" ed ha un rapporto medio di 1 a 4. Per ogni diottria che aggiungo aumento la divergenza di 4 diottrie prismatiche.... 4 diottrie che il sistema visivo deve compensare per non vedere doppio. E il nostro cervello fará di tutto per non vedere doppio, incluso sfocare le immagini o sforzarsi tanto da generare mal di testa.

      Secondo me ogni persona merita la correzione giusta; valutata tramite test che riducano la soggettivitá e non approssimata con tabelle in base all'etá. I miei genitori hanno 70 anni e portano addizioni basse rispetto a tali tabelle (solo +2,25).

      Perché gli oculisti spesso non li fanno? Perché sono specialisti nella valutazione della salute e delle patologie (quindi sono fondamentali) ma non si soffermano molto sulla misurazione prossimale (anche perché il farmaco ciclopegico che usano potrebbe influenzare i valori accomodativi e di convergenza e riduce la profonditá di campo).

      Con i test #16 #17, #20 e #21 dell'OEP si puó prevedere se tale correzione da vicino, indipendentemente dal tipo di occhiale che si fa, sará confortevole o meno.

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  3. Aggiorno si come si è evoluta la mia situazione. Gli occhiali alla fine li ho fatti da un altro ottico che esponeva in vetrina il suo diploma. Sono entrato giusto per info veloci e mi è sembrato da subito disponibile e competente, già al primo incontro mi ha detto che secondo lui avrei potuto aspettare a prendere lenti progressive propriamente dette. Dopo una visita che avrebbe dovuto essere veloce per confermare i valori indicati in prescrizione dall'oculista, e dopo aver guardato le mie prescrizioni più vecchie, si è accorto che il medico non aveva indicato i valori dell'astigmatismo! Siccome pareva strano che fosse scomparso mi ha fatto una visita scrupolosa al termine della quale mi ha ristabilito i 10/10 da lontano con anche l'astigmatismo corretto (OD -0.50 10°, OS -0.75 180°).

    Quelle che mi ha proposto sono le lenti Hoya Sync III (più trattamento antiriflesso e Blue Control) nella loro versione con la zona da vicino più potente, da usare però come lente vicino e lontano. Occhiali consegnati e li porto già da una settimana, devo dire che mi sono abituato praticamente subito! Il fatto che ormai da vicino facessi veramente fatica penso sia stato il fattore decisivo, in effetti la mia visione a tutte le distanze è sicuramente migliorata e sono degli strumenti effettivamente molto utili per la vita quotidiana. Hanno anche dei difetti: la zona di perfetta visione da lontano è concentrata nella parte superiore della lente molto vicino alla montatura e tocca inclinare un po' la testa. Niente di insopportabile, però.

    La cosa che mi lascia più perplesso è che mi pare di aver capito che quel tipo di lenti abbia una zona per la visione da vicino che è standard, nella mia versione +1.32. Ovvero avrei la stessa correzione in entrambi gli occhi, nonostante sia nella realtà diversa anche se di quanto in realtà non saprei, visto che l'oculista nella prescrizione mi ha sovracorretto il difetto. Forse nel correggere da vicino la tolleranza è maggiore che nel correggere la miopia? Nell'uso pratico (visione binoculare, diciamo) vanno bene, leggo senza problemi anche se mi sembra di vedere meglio con l'occhio destro.

    L'unico difetto che ho trovato in quell'ottico è che anche lui consiglia di pulire gli occhiali, in mancanza di meglio, col sapone per i piatti. Io continuerò ad usare il sapone neutro!

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    1. Buongiorno. è insolito ch la parte da lontano sia concentrata tanto in alto da richiedere l'inclinazione della testa in avanti.
      Attribuire lo stesso valore di addizione ad entrambi gli occhi è fondamentale nelle lenti progressive: se venissero montati valori diversi sarebbe come indossare scarpe con tacchi di diverse altezze! Tale pratica serve proprio a favorire la binocularità.

      Riguardo al detersivo per piatti ho letto la stessa cosa sul sito della Zeiss.... cosa che ho fatto notare al rappresentante che, stupito, ha chiesto a chi gestisce il sito.... ma che in definitiva non ha fatto nulla (ho appena controllato).

      Appena possibile sacrificherò un paio di lenti lavandole con detersivo per piatti (intendo fare un video su youtube a riguardo... appena potrò! i video richiedono molto tempo)

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    2. Buongiorno. Sì, il fatto di dover guardare in cima alla lente è una cosa un po' strana ma in realtà magari è solo perchè con le lenti da miope non dovevo inclinare la testa. Magari è solo questione che gli occhi si abituino al valore giusto, l'ottico misurando i miei occhiali da miope di venti anni fa ha appurato che giravo con una sovraccorrezione (che, guardando le vecchie prescrizioni) era giusta appunto per quell'epoca ma non per questa. spero che questi occhiali portino un po' di pace ai miei occhi...
      Sapere che il valore di addizione debba essere uguale per entrambi gli occhi sulle lenti progressive è rassicurante, però nel caso di lenti monofocali? In quel caso si corregge secondo prescrizione (possibilmente una migliore di quella che è toccata a me)?
      La cosa del sapone dei piatti penso sia una di quelle usanze che ormai hanno preso una piega di epidemia, io trovo invece molto più comodo lavare gli occhiali nell'ambito dell'igiene della persona.
      Grazie.

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    3. in effetti potrebbe essere necessario che il sistema visivo si abitui un po' alla nuova situazione: se le lenti erano sovracorrette l'abitudine precedente, probabilmente, era di contrarre il sistema accomodativo. Correggendo la giusta quantità, sercitare questa contrazione, porta ad una sfocatura.

      Se la cosa persiste lo faccia notare all'ottico: spesso son cose che si risolvono semplicemente modificando leggermente la posizione dell'occhiale.

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