Guerra ai tablet e cellulari: non solo visione.

Parlo da optometrista piú che come ottico.
Come ottico (dunque commerciante) dovrei essere contento dell'abuso di tablet e cellulari che stimolano nel corpo umano un aumento della miopia (+ miopi + vendite) e altre anomalie (posturali e sociali).

Tuttavia in me convive anche la figura dell'optometrista, la quale vi esorta a moderare l'uso delle tecnologie portatili citate nel titolo.

A tal proposito voglio riportare le parole del , responsabile del centro pedriatico italiano che si occupa della dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma.

Dr. Federico Tonioni
responsabile del centro pediatrico italiano
"I bambini vengono trattenuti di più da schermi interattivi e quello che si perdono sai che cos’è? Sono due cose.
Uno: il rispecchiamento emotivo che significa guardarsi negli occhi e pensare alla stessa cosa e serve per crescere.
Due: un’assenza fisica intorno a loro.

Internet ha cambiato il nostro modo di vivere il tempo, perché con il multitasking, nello stesso momento, io mi illudo di poter fare 30 cose e non è correlato alla produttività né ad una maggior capacità di concentrazione ma ad una maggiore possibilità di distraibilità.

Noi eravamo abituati a confrontarci con due grosse frustrazioni che sono: la capacità di attendere e la capacità di stare soli. La capacità di attendere è quella che ti permettere di desiderare e di non essere compulsivo.

Quando parli coi genitori sai qual è la frase più classica che ti dicono? “Mio figlio davanti al computer non si vede e non si sente” E lo sai che vuol dire? “Quando sta davanti al computer (e ce l’ho messo io) riesco a non pensarlo” ma i bambini hanno bisogno di essere pensati."

Quindi, quanto piú possibile, fate giocare i vostri figli all'aperto: non solo per lo sviluppo corretto del sistema visivo e di tutto il corpo, ma anche per permetter loro di socializzare e rapportarsi con il mondo che li circonda.


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