Tutta la veritá sui filtri solari


Alzi la mano chi ha pensato parlassimo di creme.
Purtroppo per voi no. Parleremo di lenti; del resto questo é un blog che parla di ottica.

Le lenti montate sugli occhiali da sole prendono comunque il nome di filtro solare e si dividono in 5 categorie. Se non ricordo male la vecchia normativa (2006) li classificava come di seguito, richiedendo solo una generica protezione dai raggi UV:
  • cat. 0 lenti chiare, idonee alla guida sia diurna che notturna
  • cat. 1 lenti con colorazione tra il 20% e il 57%
  • cat. 2 lenti con colorazione tra il 57% e il 82%
  • cat. 3 lenti con colorazione tra il 82% e 92%
  • cat. 4 colorazione superiore al 92%, vietati alla guida, anche diurna!
La normativa normativa ISO-EN12312-1, entrata in vigore nel 2013,  cambia le carte in tavola e aggiunge qualche dettaglio.



Ho rubato questa tabella da una tesi che ho letto di recente (che potete leggere cliccando qua).
Noterete che é molto piú completa dell'elenco che ho riportato prima.

Come nella normativa precedente, divide le lenti in 5 categorie, da 0 a 4; non si parla piú di colorazione ma di trasmittanza, ovvero di quanta luce visibile passa (indicato nella tabella con tV).
L'assorbimento (ovvero la colorazione) é inversamente proporzionale alla trasmittanza.
Ad esempio trasmittanza 80% = assorbimento 20%
  • cat. 0, la piú chiara deve avere trasmittanza maggiore dell'80%.
  • cat. 1, deve garantire trasmittanza  tra 80% e 43% 
  • cat. 2, deve garantire trasmittanza compresa tra 43% e 18%
  • cat. 3, trasmittanza tra il 18% e 8%
  • cat. 4, trasmittanza tra 8% e 3%
Le lenti di categoria 0 sono idonee alla guida notturna, da 1 a 3 solo guida diurna. Quelle di categoria 4 vanno bene in situazioni estreme (nei ghiacciai ad esempio) ma hanno trasmittanza cosi' bassa da non risultare idonee alla guida. In pratica, su questo fronte, non cambia nulla rispetto alla vecchia normativa.

Almeno per quanto riguarda la radiazione visibile, quindi confrontabile e valutabile a occhio nudo.
Per quanto riguarda l'invisibile (ultravioletti e infrarossi) nel 2013 sono state introdotte delle specifiche minime.

I raggi ultravioletti si dividono in UVA, UVB e UVC. Gli UVC sono dannosissimi, ma vengono bloccati dall'atmosfera e non vengono nemmeno contemplati! Arrivano sulla terra una parte di UVB e molti UVA. Per ogni categoria la normativa richiede una protezione minima da queste frequenze.

Facciamo un esempio con la categoria 0:
Leggendo la tabella da sinistra verso destra vediamo che di UVB ne possono passare solo il 5% rispetto al valore tV, mentre di UVA possono passarne tanto quanto la luce visibile.

Se vi sembra complesso semplifichiamo le cose: lasciamo stare gli UVB e concentriamoci sugli UVA
  • cat. 0, protezione UVA da 0% a 20% 
  • cat. 1, protezione UVA da 20% a 57%
  • cat. 2, protezione UVA da 78,5 a 91%
  • cat. 3, protezione UVA da 91% a 96%
  • cat. 4, protezione UVA da 98% a 99%
Avrete notato che, per la normativa, non é obbligatorio bloccare completamente i raggi UVA!
Quindi un occhiale legalmente a norma potrebbe non garantire la protezione totale dalle frequenze UV.

Per nostra fortuna, chi produce occhiali di qualitá ci tiene agli occhi dei propri clienti e crea filtri che bloccano tutti i raggi UV. Di seguito potete vedere la misurazione di una lente in policarbonato grigia, presumo di categoria 2 (valore medio): secondo la normativa dovrebbe bloccare l'85% di raggi UV.... invece li blocca tutti fornendo maggiore protezione di quella richiesta!


I piú attenti avranno notato anche una grossa fetta di infrarosso che passa. Non c'é da preoccuparsene particolarmente: l'infrarosso non fa danni ma é co-responsabile dell'evaporazione della lacrima. Non é un requisito fondamentale ma una schermatura IR puó aggiungere comfort rifrescando gli occhi.
Allo stato attuale e per quello che so, solo le lenti in vetro di Barberini riescono a fornire una protezione efficiente dagli infrarossi.

E come faccio io, che vado a comprare gli occhiali da sole, a sapere cosa sto comprando? Come posso sapere se i raggi UV e IR sono bloccati completamente o se ne passa una percentuale?
L'occhio non é in grado di misurarli e gli spettrometri costano parecchio...

L'unica soluzione é fidarsi.

Fidarsi di chi mi sta vendendo gli occhiali e della ditta che li produce.
Ci sono ditte come  Barberini che non si accontentava della fiducia e dal loro sito é possibile scaricare i grafici delle spettrometrie.
Luxottica o Sordelli (giusto per citare anche un piccolo produttore italiano) non forniscono questi dati.... ma le lenti in vetro che usano sono prodotte da Barberini e posso presupporre che forniscano una protezione totale dai raggi UV!

Tutti gli occhiali con marchio CE sono comunque tenuti a garantire una protezione minima come indicata dalle tabelle ma, in linea di massima, potrei affermare che tutti gli occhiali di un certo livello abbiano una protezione che supera notevolmente le richieste imposte dalla normativa. Inoltre

Se avete un po'di tempo e pazienza la tesi di Davide Bigarella (che potete leggere cliccando qua) risulta essere molto interessante.

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