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Cosa fare quando gli occhiali non funzionano

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La vista é un processo complicato. Molto complicato. A differenza dell'udito, in cui i suoni ci arrivano passivamente, la vista ha un ruolo attivo: le immagini vengono interpretate e il cervello da comandi agli occhi per cercare nuove immagini. É un continuo scambio di informazioni che avviene su piú livelli, in parte innati e in parte appresi. In un processo cosí complesso puó succedere che qualcosa vada storto o che si generino delle abitudini non corrette ... soprattutto in una societá in cui gli occhi, progettati per guardare da lontano (con l'opzione di focalizzare da vicino) vengono continuamente usati per una visione prossimale (pc, tablet, cellulari) L'apprendimento del sistema visivo ed i suoi vizi sono gestibili con una corretta igiene visiva, l'uso di occhiali, lenti a contatto e traing visivo. Ma quando si indossano gli occhiali e questi "non funzionano" che si deve fare? Le molteplici funzioni dell'occhiale Cosa sign

"Se sei da solo non sei libero, sei abbandonato"

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"Se sei da solo non sei libero, sei abbandonato" Si tratta di una frase che disse Anto Rossetti (spero di non aver sbagliato l'attribuzione), autore di molteplici libri di optometria. Ho avuto modo di sentire queste parole ad una presentazione dei nuovi filtri solari della Barberini. Si disquisiva sul commercio on-line e su come le persone fanno acquisti tramite internet. Su internet si é soli. Siamo noi di fronte ai nostri computer, alla ricerca di informazioni. Informazioni che cerchiamo per sapere le caratteristiche di un determinato prodotto, per istruirci o semplicemente sentire un parere. Spesso peró siamo vittima del marketing o della disinformazione. Rischiamo di considerare attendibili fonti che non lo sono. Si ha l'impressione di potersi arrangiare, ma é impossibile sapere e comprendere tutto : per quanto google (o altre fonti, scegliete quella che usate piú spesso) possa risultare fonte di nozioni e informazioni di ogni tipo, spesso c

Ricette per gli occhiali diverse.

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L'optometria é una scienza; fare la ricetta per le lenti é un'arte. Un po'di tempo fa, dopo un incontro su visione e postura a Grisignano, mi ritrovai a bere una birra insieme ad un mio amico ottico (ebbene si, il vostro amico ottico ha altri amici ottici). Mi raccontó di un suo cliente (ovviamente omise i dettagli per rispetto della privacy) che si presentó in negozio con 5 ricette relative al figlio, fatte da 5 diversi oculisti. La persona era la stessa ma le ricette erano notevolmente diverse l'una dall'altra , tutte fatte nello stesso breve periodo. Com'é possibile? Escludiamo le patologie (non é il mio campo) e concentriamoci sulla misurazione dell'ametropia (il difetto visivo, qualunque esso sia: miopia, ipermetropia ecc). In oculistica la prassi é quella di i nstillare un farmaco ciclopegico prima di fare le misurazioni . Tale farmaco blocca i processi accomodativi (particolarmente attivi nei bambini) che  rischiano di ingannare

Tutta la veritá sui filtri solari

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Alzi la mano chi ha pensato parlassimo di creme. Purtroppo per voi no. Parleremo di lenti; del resto questo é un blog che parla di ottica. Le lenti montate sugli occhiali da sole prendono comunque il nome di filtro solare e si dividono in 5 categorie. Se non ricordo male la vecchia normativa (2006) li classificava come di seguito, richiedendo solo una generica protezione dai raggi UV : cat. 0 lenti chiare, idonee alla guida sia diurna che notturna cat. 1 lenti con colorazione tra il 20% e il 57% cat. 2 lenti con colorazione tra il 57% e il 82% cat. 3 lenti con colorazione tra il 82% e 92% cat. 4 colorazione superiore al 92%, vietati alla guida, anche diurna! La normativa normativa ISO-EN12312-1, entrata in vigore nel 2013 ,  cambia le carte in tavola e aggiunge qualche dettaglio. Ho rubato questa tabella da una tesi che ho letto di recente ( che potete leggere cliccando qua) . Noterete che é molto piú completa dell'elenco che ho riportato prima. C

l'importanza della DAV

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Nel precedente post vi ho parlato dell'importanza di usare occhiali ben centrati e dei relativi valori di tolleranza. Uno dei dati fondamentali per una corretta centratura é la DAV. Cosé la DAV? Si tratta dell' acronimo di Distanza Assi Visuali ed identifica la distanza tra i due occhi in funzione di dove stiamo guardando. Il valore piú importante é la DAV che abbiamo quando si orsserva un oggetto a notevole distanza . Il valore a tutte le altre distanze puó essere ottenuto per interpolazione (calcolato). Ad esempio, guardando un oggetto a 40cm il valore della DAV si riduce del 6% circa. Si differenza dalla IPD (distanza interpupillare) per una questione di precisione. Il centro dell'asse visivo risulta infatti leggermente disallineato dal centro pupilla. A cosa serve? Lo scopo principale per cui si usa questo parametro é la misurazione visiva (utile nell'OEP per calcoli su accomodazione e convergenza accomodativa) ed il corretto montaggio delle lent

Garanzia di adattamento alle lenti progressive. Pericolosa?

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La garanzia di adattamento alle lenti progressive che molti negozi propongono (incluso il mio) é una cosa pericolosa. Dico sul serio. Il sistema in se potrebbe funzionare se venisse considerato come "l'ultima spiaggia".  Una scialuppa di emergenza da usare solo se la nave affonda! Tuttavia garantire l'adattamento attira tutte quelle persone che partono giá col dubbio di non riuscire a portare la lente progressiva. E il dubbio é nemico. Ecco alcune delle conseguenze: Ridotta motivazione nell'adattamento L'occhiale da un po'di fastidio o non da gli effetti che ci si era immaginati e lo si abbandona sena nemmeno provarci per una settimana! "Tanto se non funziona mi rimborsano". Ho avuto clienti con difficoltá di adattamento, ma insistendo nel portarli hanno educato il sistema visivo a gestire la lente con successo. C'é chi ha impiegato anche 2 mesi ma ora non riesce a farne a meno. Abbassamento delle aspettative &quo

Visite gratuite VS visite a pagamento.

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Molti negozi di occhiali offrono il controllo della vista gratuito. NB: per controllo della vista intendo il solo esame refrattivo, senza analisi del fondo oculare, pressione o valutazione delle patologie, per i quali é necessario recarsi presso un medico oculista. Inoltre ricordate che gli ottici possono prescrivere solo lenti per difetti visivi lievi. Gli optometristi possono prescrivere per miopie, ipermetropie, astigmatismi senza particolari limiti. Ma quasi nessuno da nulla gratuitamente: sotto sotto ci dev'essere qualcosa! Ci sono vari motivi che spingono gli ottici a fare questi controlli gratuitamente. Vendere occhiali Lo scopo primario di un negozio non é dare un servizio gratuito ma di vendere. Ogni promozione é dunque destinata alla vendita. Nel caso dei negozi di ottica, lo scopo finale é la vendita di occhiali. La concorrenza Il vicino fa il controllo gratuito? Per non perdere terreno dovró adeguarmi ed offrire lo stesso servizio. Abitudine

Patente e occhiali: l'europa ci multa

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Nel lontano 2013 scrissi questo articolo: "Novità patenti 2013" Oggi, nel 2018, mi ritrovo a leggere  che  la commissione europea potrebbe multare l'Italia  per un mancato adeguamento alle relative norme. Tali norme richiedevano i seguenti test: Visione binoculare Visione periferica Acuità visiva Sensibilità a basso contrasto Test in visione notturna Visione in abbagliamento Tempi di recupero dall'abbagliamento I risultati di questi test dovevano permettere una analisi più accurata del sistema visivo al fine (così mi spiegarono 5 anni fa) di poter concedere patenti con limitazioni che consentissero all'utente di potersi spostare senza causare rischi per la comunità. Ad esempio un anziano con una lieve cataratta avrebbe potuto usare la macchina per far la spesa, ma solo in orario diurno, quindi con condizioni di luce tali da consentirne la guida in sicurezza (la cataratta infatti genera abbagliamento ed una riduzione della sensibilità a

Sicuri di risparmiare col made in cina?

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Risparmiare o non risparmiare? La risposta parrebbe ovvia ma c'é un vecchio detto: "chi piú spende meno spende". Partiamo dalle montature. Cosa comporta spendere poco o spendere tanto? Quando si spende poco si ottengono materiali scadenti. Le montature in plastica possono essere costruite con polimeri  di qualitá o scadenti:  quand'ero piccolo esistevano dei mattoncini molto simili a quelli della lego...  ma non si incastravano allo stesso modo la plastica era scadente e perdeva di elasticitá rapidamente non garantendo un aggancio solido. Costavano meno ma funzionavano peggio. Se invece della plastica prendiamo in considerazione l'acetato di cellulosa si potrebbe pensare che siano tutti uguali. Anche qua ci sono notevoli differenze tra quelle economiche e quelle piú pregiate. Quelle pregiate vengono lavorate e fatte stagionare mesi in ambienti con temperatura e umiditá controllate. Se si affretta questo passaggio la sta