Post

Non solo Transitions per le lenti fotocromatiche.

Immagine
Ho trovato questo sito che riporta un riassunto delle lenti fotocromatiche e relative caratteristiche. https://www.visioncareproducts.com/got-photochromics/ Il sito é in inglese ma quella che segue é la traduzione in italiano fatta da me e a cui ho aggiunto i miei commenti evidenziati in giallo . Transitions Signature VII, Xctractive and Vantage Ideali per avere lenti completamente trasparenti in interni, le Transitions Signature VII offrono una velocità di dissolvenza elevata e sono adatti a qualsiasi età, compresi i bambini. Sono disponibili in grigio, marrone e verde grafite, zaffiro, ambra, ametista e smeraldo. Le lenti Transition XTRActive, disponibili anche in grigio, marrone e verde grafite, sono esterne più scure per proteggere dal sole. Le lenti XTRActive sono leggermente colorate all'interno e si scuriscono dietro il parabrezza di un'auto. Le lenti Transitions Vantage Gray aiutano a ridurre il riverbero della luce grazie al firlto polarizzato esterna.

Si tuffa e perde la vista perché usava lenti a contatto. Facciamo chiarezza.

Immagine
Ultimamente google mi sta proponendo un sacco di notizie che hanno una cosa in comune: Usa le lenti a contatto in piscina, 39enne perde la vista da un occhio Lenti a contatto, paura per la nuova infezione: «Si diventa ciechi, casi in rapido aumento» Cheratite da Acanthamoeba, così un’ameba ‘mangia’ gli occhi di chi porta le lenti a contatto Si tuffa in piscina con le lenti a contatto: Emma perde la vista ad un occhio Cos'hanno in comune? Molte testate danno la colpa alla acanthamoeba. Secondo me, invece, é la pessima manutenzione delle lenti a contatto e le pericolose abitudini dei portatori. Innanzitutto la acanthamoeba non é ne un batterio ne un virus. É un protozoo e lo troviamo un po'ovunque, anche nell'acqua potabile! L'acqua potabile in realtá é piena di potenziali agenti patogeni. Ricordo che alle lezioni di ottica veniva citato spesso lo "pseudomonas", nome che generava ilaritá in noi studenti: la parola "mona",

Lunga vita alle lenti degli occhiali!

Immagine
Oggi parliamo di come allungare la vita delle lenti dei vostri occhiali. Io stesso ho occhiali le cui lenti sono quasi paragonabili a lenti nuove, dopo ben 10 anni da quando le ho montate! I punti chiave sono la corretta manutenzione e poche semplici accortezze. A tal proposito vorrei ringraziare un lettore del blog che mi ha concesso di utilizzare una foto delle sue lenti che mi ha mandato tramite mail e che potrete vedere qua di fianco. Mi chiese un parere su delle lenti e risposi dicendo la mia. Nella successiva mail mi mostró lo stato delle sue lenti dopo 10 anni di uso. Come si spiega tale livello di usura? La spiegazione sta nel testo stesso della mail. "Premetto che sono sempre stato “allergico” ai panni in microfibra, salviette imbevute e costosissime soluzioni spray pulisci lente. Non penso sia una pulizia scorretta a rovinarle così - utilizzo dello scottex e spray vetri marcamodellox (eccellente, lo provi)." Purtroppo é stata

la realtá virtuale fa male?

Immagine
Qualcuno sostiene che i videogiochi facciano male alla vista. Non é del tutto errato. Soprattutto i videogame portatili, tenuti a pochi centimetri dal naso, portano i ragazzini a diventare miopi. Senza contare il bombardamento di luce blu (il blu ed il violetto sono le lunghezza d'onda che percepiamo e che sono piú vicina agli ultravioletti) ed i suoi effetti sulla retina. Meglio quindi i videogiochi proiettati sulla tv a qualche metro di distanza. Meglio ancora il gioco all'aria aperta . Soprattutto durante l'etá dello sviluppo! Ed a proposito della realtá virtuale? Non possiamo ignorarla in quanto non é piú parte dell'immaginario fantascientifico ma é ormai diventata una realtá alla portata di tutti. Nel 92, nel film "Il tagliaerbe" veniva utilizzato per rendere intelligente un tizio un po' lento... Nella realtá le cose sono un po'diverse. Tali sistemi sono utilizzati oltre che per i videogiochi, per vari tipi di riabilitazioni.

Quanti occhiali servono? Scopriamolo con Piergiangi.

Immagine
Sono finiti i tempi in cui bastava un occhiale per tutto e che sarebbe durato una vita. No, non dico che le montature di adesso o le lenti durino di meno; semplicemente sono cambiate le esigenze visive. Il progressivo con cui si fa tutto non basta piú. Prima dell'informatizzazione, negli anni 70, era tutto diverso: i lavori d'ufficio venivano svolti a  mano,  trascrivendo i dati uno ad uno, mantenendo una distanza di focalizzazione sempre uguale. Chi non lavorava su libri contabili concentrava la visione su distanze maggiori. Quando si faceva la spesa la si faceva nel negozio sotto casa e l'esigenza di leggere l'etichetta con gli ingredienti o le scadenze era pressoché nulla. I ritmi erano meno serrati e la miopia era meno diffusa. Se chiudiamo questa parentesi sul passato ci possiamo rendere conto che tutto é cambiato: abbiamo una scelta di prodotti per gli occhi piuttosto vasta... ma che non sfruttiamo appieno. Se ci pensate abbiamo molte scarpe: ci

7 variabili che portano all'affaticamento visivo

Immagine
Una domanda posta nell'articolo sulla luce blu mi ha stimolato a sfatare alcuni miti e spiegare cose sull'affaticamento visivo. Ecco quindi ben 7 cause di affaticamento visivo. Vedrete che non é solo la luce blu ad affaticare la vista. Provate ad indovinare le piú diffuse! 1. Luce blu Se ne parla parecchio negli ultimi anni. Togliere il blu migliora i contrasti e l'effetto di scattering all'interno dell'occhio. Spesso chi fa tiro al bersaglio usa occhiali con colori giallo o arancione e talvolta rosso/rosa per schermare completamente le frequenze che percepiamo come "blu" e "violetto". Di recente si sono diffusi occhiali con trattamenti che riducono, senza eliminare completamente, tali frequenze. Un maggiore contrasto puó significare anche piú precisione e meno affaticamento visivo, ma lo scopo per cui sono nati i trattamenti selettivi per la luce blu é la prevenzione delle retinopatie. Le onde corte (blu, violetto, UV) sono infa

Le lenti a contatto ti danno fastidio?

Immagine
Ci sono persone che portano le lenti a contatto per ore senza avvertire alcun sintomo della loro presenza. Ce ne sono altre che non riescono a portarle piú di un paio di ore e chi non riesce proprio ad usarle! Da dove arriva tutta questa differenza e cosa si puó fare per migliorare la situazione e portare le lenti con soddisfazione? Il fatto é che non siamo tutti uguali: ci sono persone alte, basse, grasse e magre. E abbiamo anche occhi diversi ! La prima differenza é geometrica. Ci sono persone con cornee piatte e persone con cornee particolarmente curve; esistono diversi valori di asfericitá e toricitá che ne definiscono la forma. Le lenti a contatto morbide vengono peró prodotte in serie..... tutte con lo stesso raggio di curvatura! Hanno il vantaggio di adagiarsi sulla cornea, sfruttando la loro flessibilitá. In linea di massima si puó affermare che siano costruite per funzionare sulla maggior parte delle cornee. La misura della curvatura corneale é un pri